Alla Festa regionale dello sci veneto, ad Alleghe, abbiamo incontrato una piccola delegazione dello Sci Club Verona. Rilanciatosi da pochi anni a livello giovanile, lo storico sci club scaligero è in crescita sia come numero di atleti che come soci. Di recente hanno creato una divisione più incentrata sull’agonismo, lo Ski Team Future, col quale vogliono alzare l’asticella e puntare agli obiettivi più prestigiosi. Abbiamo parlato di questo e tanto altro con Alfredo Salerno, Alessandro Pigozzi e Alberto Bottacini, rispettivamente presidente, consigliere e vice-presidente dello Sci Club Verona.
«Lo Sci Club Verona è uno dei più antichi della città, perché è nato nel 1962. Ha avuto un periodo molto prestigioso negli anni Sessanta e Settanta, seguito da una flessione dovuta al calo d’interesse generale per lo sci in Italia. Dopodiché, nel 1988, io e altri amici lo abbiamo ripreso in mano e lo abbiamo portato avanti come atleti Master. Negli ultimi anni abbiamo pensato che fosse il caso riprendere l’attività agonistica giovanile. La richiesta c’è ed è una cosa cruciale per una società sportiva» dice il presidente Salerno.
La logistica dello Sci Club Verona
Continua Bottacini: «Un aspetto fondamentale per lo Sci Club Verona è portare giovani sulle piste. Non è facile a livello logistico: la nostra posizione geografica ci vede in un angolo di Veneto quasi più comodo alle montagne trentine. Tanti della nostra zona si devono trasferire o percorrere molti chilometri in macchina: per tanti veronesi il Trentino è più vicino rispetto al bellunese, per esempio».
Il presidente Salerno è sicuro: «Verona è sempre stata una città di sciatori. È una provincia un po’ ai margini del Comitato Veneto, ma ultimamente ci hanno dato la possibilità di fare gare anche in Trentino. Con la nostra circoscrizione, ovvero Verona-Vicenza-Padova, siamo stati in Trentino più volte a gareggiare».
Per la stagione 2025-2026 i soci dello Sci Club Verona superano le 220 unità. Tre pulmini garantiscono spostamenti per allenarsi durante la settimana. «La nostra base operativa è l’altopiano di Brentonico – continua Salerno – L’obiettivo è fare sempre meglio e tra gare e allenamenti non vediamo che cominci la prossima stagione».
La crescita del Verona
Il Verona, che da qualche mese può contare su nuove collaborazioni, è gestito in «modo manageriale» assicura Pigozzi, che di lavoro fa l’imprenditore. Il suo approccio è «sì famigliare, perché siamo tutti molto amici, però staff e allenatori sono sempre organizzati e c’è un organigramma reale, non solo sulla carta. Ce lo chiedono gli sponsor, che sanno di aver sposato un progetto serio: i numeri dicono che ogni anno stiamo raddoppiando tutto rispetto al precedente».
Due allenatori per squadra garantiscono a ogni atleta la possibilità di allenarsi al meglio. «Sono convinto del fatto – continua Pigozzi – che se offri una buona esperienza, poi tanta gente si avvicina al tuo sport e alla tua realtà».
Ecco tutte le persone incontrate durante la Festa regionale dello sci veneto ai Piani di Pezzè di Alleghe, il 13 settembre 2025:
- Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina e vice-presidente federale
- Marta De Manincor, presidente sci Club Mestre e FISI Venezia
- Federico Gaspari, allenatore responsabile del gruppo donne del Comitato Veneto
- Guido Zandonà, coach Ski Team Olimpo
- Ruben Salerno del Centro Agonistico Patavium Sci




