Il Presidente federale incontra la stampa a Milano
Flavio Roda a 360°. L’incontro con la stampa all’Hotel Michelangelo di Milano è stato forse più positivo di quanto si potesse prevedere, perché il presidente FISI ha detto la sua su svariati temi, ma soprattutto ha risposto a qualsiasi tipo di domanda, anche alle più scomode, su ogni argomento, della stampa presente, non poca per fortuna. Anche noi non ci siamo tirati indietro proponendo vari temi di discussione. Ecco i più importanti con le risposte del presidente Federale, in relazione alle questioni riguardanti la nostra materia d’interesse, cioè lo sci alpino.
BUCO DI BILANCIO – «Abbiamo studiato un piano con il CONI assolutamente coinvolto al 100%, che prevede il pareggio del bilancio a partire dall’esercizio 2018, anche se il piano in linea teorica andrà avanti fino al 2021. I dati sono tutti pubblici e li trovate sul sito Federale. Non voglio parlare di chi mi ha preceduto perché non ha senso e non mi interessa. Ho trovato un certo tipo di situazione e ho cercato di metterci mano nella maniera che ora vi illustrerò. Senza il consenso del CONI, non avrei proseguito il mandato, perché continuare a lavorare tranquillamente con i conti così in rosso non sarebbe stato per me possibile. Nel corso del 2013 la Federazione ha iniziato l’operazione di accantonamenti e rettifiche dei crediti di dubbia inesigibilità, che ha avuto il suo continuo nel 2014 (in totale trattasi di 4.263.174 euro, NdR), e ha poceduto a revisione tramite una società specializzata, al fine di rendere l’immagine del bilancio Federale trasparente agli occhi dei soggetti terzi. Le voci più significative sono: Fallimento del vecchio fornitore ufficiale C.D.A, Vuarnet, per crica 1.060.000 euro; Fallimento Assicurazione Sportass (infortuni atleti) per circa 1.300.000; Diritti commeriali Platinum Circle Comitati Organizzatori accantonato erroneamente, 200.000 euro circa; doppi crediti in fase di consolidamento dei dati Comitati Regionali per 802.207».
CONTRIBUTI ATLETI – «Ricordo che fino al 2002 veniva richiesto un contributo sulle sponsorizzazioni private degli atleti, inizialmente addirittura del 30%, poi, appunto fino al 2002, ridotto al 10%. Capite bene che parliamo di cifre altissime visto che di mezzo c’erano campioni del calibro di Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, in primis, e tutti gli altri. In ogni caso, inizialmente io non ero d’accordo con la richiesta di contributi da fare agli atleti ed è vero che dovevano essere destinati al pagamento delle spese di viaggio. Ricordo altresì che austriaci e francesi si pagano i viaggi, ancora oggi, e che un contributo più alto viene richiesto anche dalla Federazione svizzera. Alla fine abbiamo però deciso di utilizzare i soldi ricavati in progetti per i giovani. Lo sci alpino arriverà a una cifra attorno ai 59.000 euro, cifra con la quale di certo non ripianiamo il bilancio Federale. E allora perché farlo? Perché i progetti per i giovani sono già partiti e sono già stati apprezzati, mi riferisco alla possibilità di far allenare, per esempio in Lituania, atleti della squadra B&C di slalom con atleti di Coppa del Mondo; ma l’iniziativa è allargata anche ad atleti fuori dalla squadra Nazionale, come gli ‘Osservati’. In più aggiungo che per lo sci alpino il contributo è di 2000 euro per gli atleti che sono tra i primi 30 delle liste di partenza di Coppa del Mondo. E’ un investimento sui giovani, ribadisco che tutti i contributi verrano utilizzati in questo senso».
SQUADRE – «Due cambiamenti importanti: il ritorno di Max Carca e il passaggio di Gianluca Rulfi alla squadra femminile di gigante e slalom. Nel primo caso, quando Carca se n’era andato, per questioni personali, gli avevo fatto presente che per lui ci sarebbe stato sempre posto. E’ giovane, ma ha già grandissima esperienza e soprattutto sa dire anche no, cosa non semplice quando si ha a che fare con atleti di alto livello e personalità forti. Gianluca Rulfi sta già facendo un grande lavoro con le ragazze. Non era più possibile continuare con i maschi, una situazione chiara a tutti, semplicemente perché dopo un certo numero di anni il lavoro impostato non paga più i suoi frutti. Trattasi di lavoro eccezionale, perché Rulfi era tornato a suo tempo ad allenare i fondamentali tecnici sui velocisti, ricreando una squadra super vincente. Ma adesso era arrivato il momento di cambiare, lo sapeva lui, lo sapevano gli atleti. Anzi, bisognava farlo già un anno fa e se lo chiedete a Gianluca vi dirà che è d’accordo con me. Magoni? Grande allenatore, come Rulfi, ma purtroppo non è riuscito a instaurare un buon rapporto con le atlete. Il bastone serve, anche tanto, con i maschi. Con le ragazze meno, è difficile, bisogna essere psicologi. Stimo il Magoni tecnico, ma non era possibile continuare facendo continui paragoni con Tina Maze oppure tirando fuori il discorso sulla Shiffrin in pieno Mondiale di Vail. Tutto qui. Il carattere di Rulfi dovrebbe essere perfetto per questo gruppo di atlete, anche perché Gianluca lascia alle ragazze anche un po’ di libertà personale, pure in decisioni importanti, e con loro vi garantisco che ci vuole. Sono convinto che farà benissimo».
LAVORO INDIVIDUALE – «Si va sempre più verso l’individualizzazione del lavoro, del resto lo sci apino è sport individuale. Lo sappiamo bene, è’ vero. E infatti Max Carca, con il suo ruolo di Direttore Tecnico, senza seguire una squadra nello specifico, ha potuto anche svolgere qualche allenamento singolo, con alcuni atleti, su situazioni in cui riteneva fosse giusto intervenire. Al momento con le ragazze la situazione va bene così, anche perché tra Rulfi e Ghezze c’è un rapporto di assoluta collaborazione che non esisteva lo scorso anno. Ma se lo riterremo necessario, potremo tranquillamente inserire un direttore agonistico anche in quel settore, magari già dal prossimo anno. Aggiungo che l’obiettivo è quello di portare in squadra nuovi tecnici, oltre a quelli presenti, che possano seguire singolarmente alcuni atleti e alcune atlete, come successo già in altre squadre straniere. Stiamo lavorando per arrivare a una situazione di questo tipo, perché la riteniamo necessaria. Se per qualche atleta si presenterà l’occasione, non escludo nemmeno la creazione di un team privato. Vedremo strada facendo. State tranquilli che siamo ben consci del talento, per esempio, di una Marta Bassino. Sicuramente vogliamo andare nella direzione della individualizzazione del lavoro. Squadre di Coppa del Mondo troppo numerose? Forse è vero, ma noi non possiamo permetterci di lavorare come gli Stati Uniti, per esempio, con pochi atleti, tutti fortissimi in prima squadra, e stop. Perché altrimenti fra pochi anni non avremo più nessuno, mentre adesso possiamo andare a Soelden con il contingente pieno, dieci uomini più dieci donne, anche grazie a quegli sciatori che magari non vincono o salgono sul podio, ma comunque sono costanti nei trenta. Preferiamo continuare su questa strada».
SPONSOR – «Abbiamo rinnovato con quasi tutti i nostri sponsor, tra cui Audi, Intimissimi, Piquadro ecc. ecc. Altri nuovi sono arrivati, sono contento dell’accordo con Pirelli, per il prestigio del marchio che stavamo inseguendo da qualche anno. Non è stato facile arrivare a un accordo, ma ce l’abbiamo fatta. Altre novità sono IWBank, in qualità sponsor dello sci alpino e il marchio Tezenis, declinato per lo snowboard dal Gruppo Calzedonia».
ORGANIZZAZIONE FEDERALE – «Ci sono novità importanti: sono stati infatti centralizzati sia l’amministrazione periferica che il tesseramento. Tutto ciò allo scopo di contenere i costi e razionalizzare i processi operativi, con uno snellimento delle strutture operative che produrrà maggiore efficacia e benefici economici».
COMUNICAZIONE – «La Federazione ha appena investito per potenziare il lavoro sui social network, veicolo moderno di scambio di informazioni, molto appetito dalle aziende partner. La FISI è presente su tutti i maggior canali social e l’obiettivo per la prossima stagione è quello di accrescere questa presenza e aumentare il numero di Fan. I Contatti sul sito Federale sono in crescita».
CALENDARI – «Siamo soddisfatti, abbiamo dieci gare nella Coppa del Mondo. A Gardena, gigante in Badia, Campiglio e Cortina quest’anno si aggiungono il parallelo in Alta Badia e le due prove veloci femminili a La Thuile. Il prossimo anno tornerà Sestriere tra le donne, ci sarà il gigante a Cortina oltre a superG e discesa e in più abbiamo riconfermato Madonna di Campiglio come tappa fissa del circuito. Di questo siamo pienamente soddisfatti».
PREPARAZIONE ATLETICA – «Stiamo studiando con Manzoni le linee guida che saranno poi seguite da tutti. E anche noi vorremmo un centro federale, tipo quello di Albertville in Francia, per esempio, dove far lavorare gli atleti fisicamente per un certo periodo di tempo sotto stretta osservazione. A Malles, per esempio, esiste un centro che andrebbe benissimo in questo senso. Manca solo un albergo e dovrebbe essere costruito a breve. Non escludo che possa diventare quello il nostro centro federale per la preparazione atletica. Ne abbiamo bisogno».
Verso Sölden / Soelden / Solden – Tutti i numeri degli italiani in gara sabato e domenica nella prima di Coppa del… Posted by FISI – Federazione Italiana Sport Invernali on Martedì 20 ottobre 2015