Plancker: 'Nani e De Aliprandini sono il futuro'

Gli approfondimenti di Race – Raimund è il nuovo coach dei gigantisti

Un’altra avventura, una nuova sfida, un’altra scommessa. Raimund Plancker, carabiniere gardenese, cambia ruolo. Una svolta, un cambio di direzione, una novità nella sua carriera di allenatore. Non se lo aspettava, non ce lo aspettavamo, e forse non se lo aspettavano nemmeno i ragazzi. Plancker infatti è il nuovo allenatore dei gigantisti azzurri di Coppa del Mondo. Eccolo: «A dire la verità non era nei miei programmi a fine stagione, ma ho accettato subito questo incarico prestigioso. Dopo diversi anni con il settore femminile e in particolare il ruolo di direttore tecnico ecco una nuova sfida. Mi voglio mettere in discussione ancora, mi affascina questo nuovo progetto. D’altronde sono allenatore, del resto il ‘campo’ un po’ mi mancava».

A LES 2 ALPES IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA – Per il tecnico ladino oggi è il primo giorno di scuola. Questa sera è previsto infatti l’arrivo a Les 2 Alpes: sulle nevi perenni dell’Isere ecco il primo raduno della stagione 2014-2015. Con lui ci sarà Alessandro Roberto, passato anch’egli dal settore femminile, con lui anche il preparatore atletico Vittorio Micotti e il massaggiatore Roberto Cornetti. «Pronti via, si parte per una settimana di sci in Francia. Non ci saranno Massilimiano Blardone e Manfred Moelgg. Il primo aveva già programmato le vacanze con la famiglia in questo periodo, il secondo invece inizierà a sciare con gli slalomisti la settimana successiva allo Stelvio. Per il resto team al completo, con Roberto Nani, Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Alex Zingerle, più i velocisti Matteo Marsaglia e Mattia Casse che effettueranno la preparazione fino all’Argentina con noi. E quindi Davide Simoncelli, che in estate fa base proprio a Les 2 Alpes».

IL TEAM, UNA MISCELA DI GIOVANI CAMPIONI E ATLETI MATURI – Plancker ha già allenato la squadra maschile. Cinque anni fa, per tre inverni ha seguito infatti la Coppa Europa. «Nani, De Aliprandini, Borsotti. Erano più giovani, acerbi, da costruire e definire. Ma si intravedevano già segnali significativi, elementi che lasciavano ben sperare. Sono pronto, siamo pronti per questa nuova avventura, consapevoli che la squadra è forte, il potenziale c’è, il team è la giusta miscela fra atleti giovani e uomini di esperienza, gente che ha vinto gare, medaglie, coppe. Avere un team del genere è molto stimolante. Ho sentito spesso i ragazzi, ho trovato di fronte campioni maturi, atleti professionisti, gente che sa quello che vuole. Obiettivi chiari in testa. Questo è il primo raduno, atleticamente non abbiamo fatto alcuna sessione insieme, anche se hanno già iniziato a lavorare da un mese e mezzo a casa, sotto la supervisione di Micotti e grazie alle persone che stanno a casa. A proposito, non si sono mai fermati e se noi abbiamo avuto dei ritardi come federazione, loro hanno sempre avuto saldamente in mano la situazione. Questo vuol dire essere professionisti. Dicevamo gli allenatori a casa, tasto a volte dolente, di difficile interpretazione. Io credo che che se lavoriamo tutti nella stessa direzione, posso avere un senso, un’utilità. E non mancherà il confronto con loro».

I RAGAZZI – E veniamo allora ai ragazzi e ai loro obiettivi. «Davide Simoncelli ha deciso a primavera inoltrata di continuare. Ha sciato molto per il corso maestri e per quello istruttori e quindi trascorre diverso tempo in estate a Les 2 Alpes. Ho parlato con lui, ha ritrovato l’entusiasmo giusto e la voglia di sciare. Sono sicuro che si toglierà delle soddisfazioni importanti e a differenza degli altri, quest’anno non volerà a Ushuaia. Massimiliano Blardone ha cambiato materiale e inizierà l’ennesimo inverno di gare. Con Max è necessario fare un lavoro tecnico e di testa. Tecnicamente è fermo a due anni fa, non si è mai adattato, invece di testa deve ritrovare quelle sensazione del rischio e dell’attacco che lo hanno sempre contraddistinto e che a mio avviso ha perso. Manfred Moelgg ha fatto un passo indietro in gigante, ma è talmente esperto e consapevole di quello che va e quello che non va, che ha le carte in regola per tornare a primeggiare e a salire sul podio, magari quello iridato, come ha già fatto recentemente. Roberto Nani e Luca De Aliprandini sono nono e quindicesimo al mondo, sono in primo gruppo di merito. Sono cresciuti in maniera esponenziale, devono solo mettere insieme due manche come sanno fare e saliranno presto sul podio. Sono la nuova generazione del gigante, sciano come i big, ho molta fiducia e sta anche a noi tirare fuori da loro ancora quel pezzettino per la definitiva consacrazione. Si, sono il futuro. Poi c’è Giovanni Borsotti, che finalmente sta lavorando atleticamente senza intoppi. E’ uno di quelli sui cui puntare, ho fiducia. Fra i giovani azzurri cito anche Alex Zingerle, che a piccoli passi si sta avvicinando ai migliori. La ‘Giovane Italia’ insomma è una belle realtà. E poi con noi in estate anche Matteo Marsaglia e Mattia Casse, validi anche fra le ‘porte larghe’. Anzi, credo proprio che Marsaglia sia un gigantista – supergigantista più che un liberista. Vedremo se ho ragione. E poi? Florian Eisath avrà una possibilità di allenarsi con noi, poi dalla Coppa Europa credo che possa inserirsi un Giulio Bosca ad esempio.E poi c’è Giordano Ronci, slalomista è vero, ma così giovane non può fare sempre e sola una disciplina. Anche se la squadra è numerosa, i posti in Coppa del Mondo sono nove e posso esserci comunque possibilità di inserirsi da dietro».
 

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