Venerdì scorso eravamo in pista a Soelden, sull’ice box che tanto morbido non era. Anzi, si fa prima a parlare di un vero e proprio pattinaggio. Saliamo sull’ancora con un allenatore della Repubblica Ceca che subito ci dà qualche anticipazione prima dei due giganti. Parlando del settore maschile fa subito i nomi dei “soliti”, ma ci infila di prepotenza anche quello del norvegese Lucas Braathen. Ci viene subito in mente l’infortunio di inizio gennaio, in un periodo nero per la Norvegia. In realtà quel crac è solo un lontano ricordo. È tornato sulla neve a maggio, si è allenato duramente per tutta l’estate e a Soelden si è fatto trovare pronto. Settimo posto, come ad Adelboden l’8 gennaio 2021, poco prima dell’infortunio.
Braathen sembra non essersi mai fermato. Le sue curve fanno brillare gli occhi dei tifosi, il futuro pare essere suo. In pista e fuori dalla pista. Ai piedi del Rettenbach i circa 10 mila presenti vanno in delirio: lo applaudono, lo incitano e lo incoraggiano. Non ha vinto eppure viene celebrato come pochi. Si toglie gli sci, arriva nella restricted area e, con il fiatone ancora in corpo, prende alcuni gadget dal suo zaino e inizia a lanciarli. Show e applausi nel giorno del suo ritorno, per un ventunenne spensierato che è già pronto per tornare a dare spettacolo. La stagione è appena iniziata.