I norvegesi volano sulla Saslong. Nella discesa libera maschile della Val Gardena, Aksel Lund Svindal fa il vuoto con una prova impeccabile. ‘Ammazza’ la gara e rifila pesanti distacchi a tutti gli avversari. Il re della Saslong, che festeggia i cinquant’anni della Coppa del Mondo, è lui. Il vichingo che dopo le gare americane è rimasto fermo una settimana per dare riposo al suo ginocchio malandato. In Val Gardena, oggi, ha fatto il vuoto e chiuso in 1’57”00. Solo il compagno di squadra Kjetil Jansrud è riuscito a stargli vicino e a lottare per gran parte del tracciato. Poi un errore, lo sci che frena e che non scorre a tutta, fatale per Jansrud, che deve accontentarsi della seconda posizione, a 59/100: un distacco acquisito tutto nel tratto finale.
FRANZ ROVINA LA FESTA – La festa azzurra è rovinata da Max Franz che chiude sul terzo gradino del podio, con 85/100 di ritardo da Svindal. L’austriaco è stato bravo nel tratto conclusivo, ha limitato il distacco e grazie anche alla velocità più alta nell’ultimo settore, si è preso il podio.
L’ITALIA ALZA LA TESTA – Non è arrivato il podio, ma due belle prestazioni. Dominik Paris, pettorale 19, scia in modo fluido e continuo, taglia il traguardo ed è terzo. Esplode in un urlo di gioia perché ormai il podio sembra essere lì vicino. E invece arriva subito dopo Franz, velocissimo sullo shuss finale. E poi, con il pettorale 26, è la volta di Christof Innerhofer. L’azzurro fa segnare la migliore velocità tra il secondo e terzo intermedio, al quarto lap il suo distacco è di oltre un secondo, ma in fondo torna a recuperare qualcosina e – un po’ a sorpresa – si infila al quarto posto. Peccato, il podio sfuma sulle piste di casa, ma l’Italia può comunque essere contenta di quanto dimostrato oggi in Val Gardena. Inner è quinto, Paris sesto, pari merito con l’austriaco Romed Baumann. Ai piedi del podio si è inserito lo svizzero Gilles Roulin con il 32.
FILL SBAGLIA – Non può invece essere contento della gara Peter Fill, autore di alcuni errori gravi che hanno compromesso la sua prestazione. Arriva al traguardo ed è delusissimo, si toglie lo sci e lo butta per terra. Ma l’azzurro poco dopo si scusa: «Non è stato un bel gesto, peccato per oggi, ho preso una pietra sotto lo sci». È a oltre tre secondi di ritardo, fuori dalla zona punti.
GLI ALTRI AZZURRI – A Punti anche Werner Heel, 23°, poi 34° Emanuele Buzzi, 49° Matteo Marsaglia, 52° Mattia Casse, 57° Peter Fill e 61° Henri Battilani.