Nel gigante di Beaver Creek il migliore è Nani quattordicesimo
Ted Ligety si riprende la scena e scrive la storia. Lo statunitense, dopo il flop di Soelden, torna ad esultare. Quarto dopo la prima manche, recupera e vince il secondo gigante della stagione di Coppa del Mondo 2015 sulle nevi del Colorado.
TED, PADRONE ASSOLUTO DI BEAVER – Il trentenne dello Utah è davvero una ‘macchina da guerra’: trionfa per la quinta volta a Beaver Creek, quarto centro consecutivo. Mitico, leggendario, da antologia. Anche perchè ha quattro viti nella mano a causa dell’infortunio di qualche giorno fa. Una frazione in recupero fino al successo, con il podio che torna essere il podio di sempre, quello classico, tradizionale, quello che tuttavia tutti considerano per antonomasia se si parla di gigante. Eccoli i ‘tre dell’Ave Maria’: secondo a 18 centesimi il francese Alexis Pinturault, terzo a sei decimi l’austriaco Marcel Hirscher, numero uno a Soelden. Scivola al quarto posto invece l’austriaco Benjamin Raich, che aveva chiuso in testa la prima manche. L’eterno ‘fulmine di Pitztal’ conferma la posizione di Soelden e perde il podio per ventisette centesimi. A seguire una grande Francia, fra le compagini da battere fra le ‘porte larghe’: Victor Muffat-Jeandet è quinto e sesto chiude invece Thomas Fanara. Poi Carlo Janka, Felix Neureuther, Tim Jitloff, Fritz Doffer.
AZZURRI LONTANI – E gli azzurri? Tribolano sulla ‘Bird of Prey’, e non poco. Già attardati dopo la prima manche, chiudono ancora più indietro. Il migliore è Roberto Nani, al traguardo quattordicesimo a 1.46, appena dietro di due centesimi al finandese Samu Torsti, il vincitore del primo gigante di Coppa Europa a Levi e agli ordini di ‘Capitan Futuro’, e davanti al norvegese Kjetil Jansrud. Diciannovesimi a 2.13 con lo stesso tempo Florian Eisath e Davide Simoncelli. E poi finsice qua. Non qualificati infatti per la seconda manche Massimiliano Blardone, Matteo Marsaglia, Mattia Casse, Giulio Bosca, Alexander Ploner. L’attesissimo Giovanni Borsotti ko al primo round. Bottino magro…
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