C’è stato un periodo, a metà estate, in cui le gare in Nordamerica non erano proprio così sicure. E sui ghiacciai, si diceva una sola cosa: «aspettiamo l’ufficializzazione dei calendari e da lì capiremo». Il consiglio FIS, riunitosi nelle scorse settimane, ha invece dato il via libera al calendario di Coppa del Mondo, che tornerà ad avere gare a Killington, Beaver Creek e Lake Louise. Si va dunque verso una normalità, continuando però con la linea adottata lo scorso anno. E quindi spazio alle discipline tradizionali come slalom, gigante, superG e discesa e quasi nulla di tutto il resto.
Sono 38 le gare complessive del calendario femminile, equilibrato in 9 prove per ogni disciplina. Un solo parallelo, a Lech a metà novembre, un solo team event, alle Finali di Courchevel/Méribel. Stesse decisioni anche per il settore maschile, dove resta ancora un po’ di differenza tra le discipline con 8 giganti, dieci slalom, undici discese e sette superG.
Dieci gli appuntamenti in Italia, con un mese di dicembre come sempre ricco di gare maschili sulle celebri piste italiane. Il 17 e il 18 dicembre appuntamento con superG e discesa in Val Gardena, subito dopo doppio gigante in Alta Badia, brindisi di Natale a Madonna di Campiglio con il tradizionale slalom del 22 dicembre, poi il 28 e 29 discesa e superG a Bormio. Due le tappe femminili; dopo i Mondiali torna la Coppa del Mondo a Cortina d’Ampezzo: discesa il 22 e superG il 23 gennaio; martedì 25 gennaio verrà invece riproposto lo spettacolare gigante a Kronplatz.
Dal 3 al 19 febbraio i Giochi Olimpici di Pechino, di cui si conosce ancora molto poco. In Oriente l’unica combinata alpina della stagione. Il via? Come sempre dal Rettenbach di Soelden con i due giganti del 23 e 24 ottobre.