Jansrud divora la 'Birds', ma Paris e' ottimo quarto

Risorge Feuz secondo. Decimi Fill ed Heel. Innerhofer lontano

Kjetil Jansrud e’ proprio una macchina da guerra. Il norvegese fa tris, e dopo aver sbancato Lake Louise, conquista anche la prestigiosa discesa di Beaver Creek. Lo scandinavo è davvero una spanna sopra gli altri questa stagione quando si va oltre a cento all’ora sugli sci: veloce nei tratti di scorrimento, possente ed efficace anche nei tratti più difficili. Si è mangiato la ‘Birds of Prey’, pennellando sul muro in surplace contro la forza centrifuga, ed è volato con sbalorditiva semplicità al ‘Golden Eagle’, continuando poi con sicurezza fra curve e i pochi tratti di piano ed ha concluso la sua cavalcata in gloria.

RISORGE FEUZ, BENE NYMAN –  Il norvegese ha staccato il redivivo Beat Feuz. Lo svizzero risorge dopo tanti problemi fisici che hanno ritardato la sua consacrazione. L’elvetico fa un garone e chiude a 54 centesimi dal vikingo. Un grande Steven Nyman completa il podio: lo statunitense si leva l’etichetta di ‘solo slittone’ e perde 56 centesimi da Jansrud e fa terzo.

PARIS OTTIMO QUARTO – Peccato davvero per il ‘nostro’ Dominik Paris: stavamo sognando il secondo podio stagionale, dopo quello eccezionale in superG domenica scorsa in Alberta. Purtroppo il forestale della Val d’Ultimo, a fine muro, fa un errore di traiettoria e abbandona il terzo posto per 13 centesimi. Smettiamola tuttavia di dire che è un discesista principalmente scorrevole: del resto, c’era bisogno di affermarlo visto che ha già trionfato a Kitz e Bormio? ‘Parigi’ è completo, sempre pericoloso, competitivo quando sta bene fisicamente. Al quinto posto ancora USA con Travis Ganong, quindi il francese Guillermo Fayed, poi arriva l’Austria con Max Franz, Hannes Reichelt e l’olimpionico Matthias Mayer.

PIETRO E WERNER – E gli altri azzurri? Peter Fill e Werner Heel chiudono con lo stesso tempo con una più che discreta decima piazza a 1.19, un centesimo in meno di Sandro Viletta e due di Adrien Theaux. Certo, dopo le due brillanti prove, forse da ‘Pietro ‘ ci aspettavamo qualcosa di più. Arranca al ventisettesimo posto Christof Innerhofer nonostante in prova avesse dato significativi segnali di risveglio, Matteo Marsaglia, al via con il 56, è protagonista di una discreta gara: chiude ventinovesimo il ‘romano di San Sicario’, già in odore di superG. Poi gli altri sono fuori dai primi 30: Silvano Varettoni quarantunesimo, Siegmar Klotz quarantaduesimo  e Mattia Casse cinquantaquattresimo. Domani superG.

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