19 vittorie in discesa, l’ultima adesso a 35 anni. La ventitreesima in carriera. La sensibilità dei piedi, unita ad un feeling unico con la velocità, ce l’ha sempre avuta. Sta vivendo un periodo di grande forma, da Wengen in poi ha fatto un cambio di passo, sistemando qualcosa sui materiali. Questa stagione non era partita nel modo migliore, dopo quella precedente che l’aveva visto vincere in Val Gardena e rimanere appena dietro alla coppia Odermatt-Sarrazin, mettendosi così alle spalle un inverno, quello del 2022, dove era arrivato quasi ad un passo dal mollare tutto.

Ancora una volta Domme è stato capace di superare le situazioni difficili. Ha ritrovato una soluzione sul set-up, ha ripreso fiducia, è arrivato ad un passo – 14 centesimi – dal bronzo mondiale, ma ha continuato a spingere e, dopo il terzo posto in superG a Crans Montana. ha vinto a Kvitfjell. Senza quel errore nel motocross sarebbe potuto essere con i primi già l’anno scorso, adesso torna a calcare il podio norvegese, sul gradino più alto.
Un po’ se la sentiva, tanto da non uscire dall’albergo per una sciata, quando è saltato il secondo training. Alla fine la sua determinazione e la sua grande capacità di adattarsi a una situazione insolita in Norvegia, con caldo e vento, ha fatto la differenza. E lui semplicemente «Ho cercato di far correre lo sci al massimo ed è andata bene….».
