Non può bastare il decimo posto sulle nevi di Zagabria di Stefano Gross (29° dopo la prima manche) e il dodicesimo di Riccardo Tonetti (al via von il 56). Certo, la gara di Tonetti è davvero ottima, ma complessivamente non dobbiamo accontentarci perché l’Italia delle porte strette non sembra da troppo tempo essere sulla strada del podio. L’anno scorso nulla, dopo quattro gare la situazione non sembra eccellente. Certo, adesso mancano le classiche di gennaio fra Svizzera e Austria e quindi non è certo tempi di bilanci. E allora aspettiamo fiduciosi, anche se i nostri avversari sembrano più in palla e in continua lotta per il podio. Dicevamo di Tonetti. Guadagna cinque posizioni nella seconda frazione e dimostra brillantezza. Due volte ottavo in gigante, buono anche fra le porte strette Ricky. Gross recupera e chiude decimo. Lui è il primo a non accontentarsi mai, ma dobbiamo dire che il Sabo nazionale è reduce da un infortunio. Peccato per Manfred Moelgg che deraglia nella seconda manche dopo il tredicesimo posto iniziale. Giuliano Razzoli diciannovesimo: discreto perché partiva con il 43 e si è infilato ancora nella seconda sessione. Comunque sta tornando il Razzo di Minozzo, quinto a Campiglio. Fabian Bacher non si è qualificato per la seconda manche, mentre era deragliato nella prima frazione il diciannovenne Alex Vinatzer.
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E chi vince il quarto slalom della stagione di Coppa del Mondo? Naturalmente sua maestà Marcel Hisrscher: il sette volte vincitore della Coppa del Mondo overall sbanca la collina di Sljeme. Deraglia Marco Schwarz, che aveva chioso in testa la prima manche, così secondo a sei decimi c’è il rimontante francese Alexis Pinturault. Terzo a 62 centesimi l’austriaco Manuel Feller. Poi i distacchi aumentano e quarto a 1.20 c’è il francese Clement Noel. Poi arriva la Norvegia: quinto Henrik Kristoffersen e sesto Sebastian Foss-Solevaag. Il prossimo slalom domenica ad Adelboden, sabato il gigante.