La festa azzurra continua a Bad Kleinkirchheim: suona l’inno di Mameli e le tre azzurre cantano sul podio in Austria. Una gara che i tecnici hanno voluto fortemente nel captain’s meeting, con qualcuno che ventilava un possibile annullamento «Più che un annullamento – spiega il ‘grancapo’ della squadra rosa Matteo Guadagnini – c’era un problema di poca visibilità con la condensa sulle maschere delle atlete nella parte centrale: abbiamo proposto un abbassamento della partenza al superG, accettato da tutti. Su un tracciato così, da maschi, abbiamo fatto valere le nostre doti: tecnica, cattiveria, approccio alla gara. Posso dirlo? Una classe superiore. Un grande gruppo e non parlo solo delle atlete, ma anche a livello di staff siamo stati incredibili. Abbiamo fatto la storia». Staff che ha lavorato alla perfezione. «Lo sapevo – ancora Matteo – ma oggi ho avuto l’ennesima conferma. Prova alla 9 e gara alle 11: abbiamo ‘sacrificato’ in pista due tecnici, Ettore Mosca Barberis e Marco Viale, per creare al volo una sala video: Luca Scarian faceva la spola ogni cinque atlete per portare le immagini e le ragazze passavano per analizzare i passaggi. Massima organizzazione, grande lavoro e adesso godiamo». Alla fine una gara accorciata, ma vera, difficile. «Estremamente tecnica – conferma il tecnico azzurro Gianluca Rulfi – sbatteva, girava, neve dura: da sciare tutta al massimo. Un triplete a gennaio è qualcosa di incredibile. Brave tutte e bravissima Nadia per tutto quello che sapete».
LE AZZURRE – Sofia Goggia è stata implacabile: «Sentivo qualcosa di diverso: non ho mai sciato così forte, come spinta e atteggiamento, trovando una velocità incredibile. Con la partenza abbassata pensavo che i distacchi potessero essere inferiori, invece è stata una giornata pazzesca. Un’altra tripletta: ci siamo, non ci fermiamo mai. Sono contenta per Nadia: il suo risultato vale più della mia vittoria». Tutti allora ad abbracciare Nadia Fanchini. «Un momento difficile, ma una prestazione dove ho messo soprattutto tanto cuore. Ho messo gli sci da tre mesi, non ci credevo di poter andare così forte. Con Elena? Ci siamo sentite subito, è stato emozionante. Era al settimo cielo, continuava a gridare ‘lo sapevo, lo sapevo che ce l’avresti fatta’. Un podio tutto per lei».
Raggiante ovviamente anche Federica Brignone: «Sono molto felice per questo risultato. Le condizioni della pista sono quelle che esaltano di più noi azzurre, nel ghiacciato bisogna avere coraggio: è bello condividere questo podio con le mie compagne, iniziamo a prenderci gusto».