A Lake Louise centra il primo podio in superG
Sapevamo bene la sostanza, la ‘pasta’, il dna. Conoscevamo il carattere, la classe, la sua strabiliante semplicità nel fare le cose. Ma questo podio ci mette di fronte ancora di più ad un campione immenso. E’ Dominik Paris, ha venticinque anni, ha trionfato in libera a Bormio e Kitz ed è il vice campione del mondo di discesa in carica. Tanta roba.
MANCAVA QUALCOSA… – Ma mancava qualcosa alla sua maturazione completa. Questo terzo posto canadese infatti è la risposta a chi ha sempre affermato che mancava ancora un altro passo, un altro gradino, per eccellere anche in questa disciplina. Ma per ‘Domme’ detto fatto. E subito.
IL NUOVO ‘DOMME’ – Ha curato di più le curve strette ad alta velocità in allenamento con il ‘dream team’ fra Tierra del Fuego e Colorado, ha lavorato parecchio sull’agilità e sulla rapidità con un ingente mole di lavoro atletico, ha testato come un forsennato materiale specifico per il superG. ‘Parigi’, già quarto in discesa, ha trovato la sicurezza e ritrovato la sua straordinaria e sbalorditiva semplicità. Serenità e leggerezza dentro, nonostante il suo recente passato lo ha ferito in maniera irrimediabile negli affetti. Quella consapevolezza che lo sci è tanto, tantissimo, ma non tutto, e quindi rischia, attacca. Spavaldo e spietato.
LE DICHIARAZIONI DEL JET DELLA FORESTALE – Eccolo ‘Parigi’, terzo in Alberta, per la prima volta sul podio in superG: «Ho tribolato spesso con il superG, oggi finalmente è arrivato un risultato straordinario. Sono molto contento della gara. E’ vero, questa mattina ero sereno grazie al quarto posto di ieri in discesa, ma non mi aspettavo il podio. L’obiettivo era stare nei primi dieci, il terzo posto è un risultato eccezionale. Ora so di essere tornato competitivo e questo podio in superG mi dice addirittura di essere ancora più completo. Mi aspetta una grande stagione, avanti così allora!».