Ghezze: 'Poco fortunati con il tempo, ma e' tutto ok'

Il punto sulle velociste azzurre a undici giorni dalla partenza per Copper

La squadra italiana di velocità femminile, come molte altre, del resto, non è stata fortunatissima negli ultimi mesi con le condizioni meteo, tra ghiacciai estivi e Ushuaia. Ciononostante, è pronta per affrontare il viaggio in Nordamerica (partenza prevista il 17 settembre per tutto il gruppo, eccezion fatta per Elena Curtoni e Sofia Goggia, che si concederanno quattro giorni di vacanza anticipando il volo al 13), l’importantissima rifinitura tra Vail e Copper Mountain e poi le prime gare a Lake Louise, due discese (venerdì 5 e sabato 6 dicembre) e un superG, domenica 7. Sull’aereo saliranno Daniela Merighetti, Elena Fanchini, Verena Stuffer, Johanna Schnarf, Francesca Marsaglia, Sofia Goggia ed Elena Curtoni. Curtoni e Marsaglia gareggeranno in gigante ad Aspen, così come Nadia Fanchini (per lei partenza il 19 novembre, con le slalomiste di Livio Magoni), che poi si aggregherà alla squadra delle velociste. 

PAROLA AD ALBERTO GHEZZE – Eccoci dunque ad analizzare la condizione fisica e sugli sci della squadra con il responsabile, al secondo anno con il team, Alberto Ghezze: «Non siamo stati fortunatissimi, è vero – dice il tecnico cortinese – ma stilando il programma da seguire alla fine mettiamo sempre in conto dei giorni persi, da recuperare. Non sono assolutamente preoccupato. In preventivo c’erano circa 48 giornate di sci da giugno a oggi, ne abbiamo fatte 38, solo cinque in meno rispetto all’anno scorso, di questi tempi. Fondamentale sarà la rifinitura in Nordamerica, tutto dipende spesso da quel momento, basti pensare, per esempio, a una Elena Fanchini dodici mesi fa, in difficoltà fino a pochi giorni prima dell’esordio stagionale. Poi a Beaver Creek è salita subito sul podio. Le sensazioni giuste le puoi trovare anche, se non soprattutto, lì». 

QUALITA’ –  «Il 17 partiremo alla volta degli Stati Uniti – prosegue Ghezze – dove diventa fondamentale fare anche solo quei tre, quattro giorni su pista artificiale che facciano trovare alle ragazze il giusto feeling, da tradurre poi in fiducia. Ecco, se riusciremo a fare questo, sarò ancora più tranquillo. A Copper la situazione attuale non è ideale, è vero, ma c’è ancora tempo per noi, visto che il primo giorno d’allenamento lì è previsto il 22 novembre, quando i maschi di molte altre Nazioni, tra cui l’Italia, si trasferiranno a Lake Louise per le gare». 

PROGRAMMA – «Arriveremo subito in giornata negli Stati Uniti, grazie al fuso orario, quindi direttamente il 17 novembre – continua Alberto -. Il tempo di ambientarsi, poi le prime due-tre giornate le trascorreremo tra Vail e Loveland, prima del trasferimento a Copper Mountain, dove dovremmo riuscire a gestire bene la pista fino al 29 novembre, in mattinata. Al pomeriggio tutto il materiale tecnico partirà alla volta di Lake Louise. Il 30 giornata di riposo a Denver, l’1 dicembre partenza per il Canada, dove hanno inserito una prova cronometrata in più, attualmente quindi sono tre. Utile, dal momento che tutte le squadre sono più o meno nella stessa situazione viste le condizioni meteo. Forse solo le americane e le austriache sono in grado di sciare, quest’ultime non a Schladming, ma a Reiteralm. Le nostre discesiste, con l’arrivo poi di Nadia Fanchini, saranno otto, i posti a disposizioni sette, quindi dovrò fare una scelta. Importanti saranno proprio le prove, in Canada».

BALLOTTAGGIO – Probabile, questo lo ipotizziamo noi, che si giocheranno il posto Elena Curtoni e Nadia Fanchini (ma non è detto, ovviamente, magari anche Sofia Goggia o altre ragazze, si deciderà al momento), le quali potrebbero anche essere alternate nelle due libere previste a Lake Louise. Per il superG, invece, nessun problema, in quanto l’Italia dispone di otto posti e otto saranno le atlete in gara (al ritorno in Europa si aggiungerà Camilla Borsotti con il suo posto fisso). 

RAGAZZE AZZURRE – «Le nostre ragazze stanno bene – riprende Ghezze – ovviamente mancano un po’ di conferme e poi vedremo a Copper i confronti con alcune atlete straniere. Sciatrici di questo livello ci mettono un attimo a ritrovare l’attitudine alla velocità, bastano un paio di prove su una pista lunga, da 1’30’’ circa. So che Daniela Merighetti si sente più sicura, a livello personale, macinando sempre tanti km sulla neve, è vero, ma intanto posso dire che si trova benissimo con il nuovo materiale e poi è già decisamente più in forma rispetto alla scorso anno come condizione, di questi tempi. Quindi avanti così, per lei. Elena Fanchini ha ritrovato sicurezza durante gli ultimi giorni di lavoro a Ushuaia. Sono contento per come vedo Verena Stuffer, ha acquistato molta più fiducia in sé stessa dopo l’ultima stagione, potrà togliersi belle soddisfazioni così come Johanna Schnarf, il cui ginocchio destro è assolutamente a posto. Può tornare ai livelli di tre anni fa e anche meglio. Marsaglia ed Elena Curtoni non hanno fatto troppa velocità ‘pura’, concentrandosi di più su gigante e superG e anche in America inizialmente sarà così: si trasferiranno a Vail con Livio Magoni, ovviamente per preparare il gigante di Aspen. Con i nuovi sci ho visto meglio, Elena, in tutte le discipline. Prosegue con calma il lavoro per Sofia Goggia, fisicamente a posto, e mi fa molto piacere anche l’atteggiamento giusto, convinto, positivo, ottimista che ho riscontrato in Camilla Borsotti, sarà di nuovo con noi dopo la trasferta nordamericana e intanto gareggerà in Coppa Europa per ritrovare ritmo e confidenza».  

Per le gare veloci, appuntamento, classico, con la prima discesa di Lake Louise venerdì 5 dicembre.     

 

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