Le gare di Cerro Castor di ieri hanno inaugurato la South American Cup. Dopo le prime gare FIS nella cilena El Colorado, sulle nevi argentina è iniziato il circuito continentale. Nel gigante iniziale, originariamente programmato a Chapelco, terzo gradino del podio per Elisa Platino. L’altoatesina è stata esclusa dalla squadra nazionale e ha deciso di volare in Sudamerica per provare a ripartire e a riacciuffare un posto in Coppa del Mondo. Atleta del Centro Sportivo Carabinieri, Platino arriva da una stagione difficile, in cui non è mai riuscita a centrare la qualificazione in gigante. Solo l’inverno precedente, Platino era riuscita a piazzarsi quindicesima nel gigante di Jasna, per poi confermarsi in diverse altre occasioni.
A Cerro Castor, Platino ha concluso con 35/100 di ritardo dall’americana Mary Bocock, 21 anni e già con qualche presenza nel massimo circuito. In seconda posizione un’altra statunitense, Liv Moritz, staccata di 25/100. Diciottesimo posto per Luna Berra del Cai Monte Lussari, mentre è uscita nella seconda manche Francesca Fanti, quinta al termine della frazione iniziale proprio dietro alla connazionale Platino.
Il gigante maschile è stato vinto dallo spagnolo Albert Ortega Fonsesa, che ha preceduto di 56/100 lo svizzero Nandon Reiser e di 58/100 il francese Thomas Lardon. Undicesima posizione per Pietro Tranchina, staccato di 1”84, seguito in dodicesima da Denni Xhepa, staccato di 1”99. I due atleti, cresciuti sulle piste piemontesi, oggi corrono per il Marocco e per l’Albania.
Al trentacinquesimo posto si è piazzato Davide Otto Maraini del Reit Ski Team di Bormio. Fuori nella prima manche Giovanni Pallua (Gardena), squalificato nella seconda Lorenzo Thomas Bini (Carabinieri).
Oggi a Cerro Castor, il secondo gigante valido sempre per il circuito SAC. A seguire due gare di slalom, sempre per il settore femminile e per quello maschile. A Ushuaia intanto sono arrivati i primi azzurri: la squadra di Mauro Pini nelle scorse ore ha effettuato i primi giri sulle piste della Terra del Fuoco.




