Coppa del Mondo maschile, cosa cambia senza Cortina

Senza Cortina (e senza lo slalom del Giappone) la sfida per la Coppa del Mondo si decide in quattro gare: due veloci (discesa e superG) nel fine settimana in Norvegia e due tecniche nel prossimo (gigante e slalom) a Kranjska Gora. Questione di pochi punti tra Pinturault (1.148), Aamodt Kilde (1.122) e Kristoffersen (1.041), uno attaccato all’altro sin dall’inizio. Il francese ha il vantaggio di essere in testa e di gareggiare tutte quattro le volte: in discesa non aspira a chissà cosa, ma potrebbe bastare prendere qualche punto, in superG, invece è sempre entrato nella top ten. Aamodt Kilde si gioca un po’ tutto in casa: dalle prove della discesa ha dimostrato di esserci, poi deve il pieno nelle gare norvegesi, per poi andare a caccia di punti in gigante dove comunque è sempre entrato nei primi dieci, Sölden a parte. Farà anche lo slalom?
Kristoffersen sembra quello messo peggio: la discesa non la fa, di superG ne ha fatto uno solo in stagione a Hinterstoder, poche settimane fa, finendo ventiduesimo. Non puoi permettersi di sbagliare in slalom: ne ha vinti due, è salito tre volte su podio, lo ha mancato due volte, ma è anche arrivato 19° a Zagabria. In gigante ha vinto in Badia, tre podi, due top ten e un 18° posto, ma era Sölden. In slalom, dunque, Kristoffersen è meglio del francese che ha vinto una volta, ha fatto secondo ma non ne ha portati a termine quattro. In gigante possiamo dire che siamo alla pari: Pintu ha fatto l’altalena con tre vittorie, ma anche con tre piazzamenti dal decimo posto in giù.

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