Che caschi vedremo a Sölden?

Tanto per non farsi mancare nulla, alla Fis, tra nuovi format della combinata e calendari, è spuntata fuori quest’estate anche la questione dei caschi. O meglio dei caschi di alcuni atleti griffati RedBull che il presidente Eliasch avrebbe voluto modificare per via del loro design. Tanto rumore, ma alla fine nulla è cambiato: la nuova combinata è saltata, nei calendari la seconda tappa nordamericana si farà anche in questa stagione, e alla fine anche dell’ipotesi di un design diverso dei caschi se ne parlerà in futuro. La regola precisa che un marchio commerciale deve occupare 50 centimetri quadrati, il problema sarebbe il colore (o meglio i colori) che potrebbe richiamare lo sponsor su tutto il casco, ma nulla nel regolamento parla di colore, tanto che, per esempio, i caschi griffati Milka o Raiffeisen erano completamente lilla o giallo.

Su questo la Specifications for Commercial Markings on Equipment per 23/24 non aggiunge qualcosa di nuovo e anche nella riunione autunnale di Zurigo si è parlato solo di regole uguali per tutti. Alla fine se ne è solo parlato di più, buon per RedBull.
Di fatto, però, gli atleti sembra abbiamo cercato di limitare la discussione: Pinturault si è fatto disegnare un nuovo casco con un striscia del tricolore francese e la scritta Pintu nella parte posteriore, Marco Odermatt resta sul neutro, almeno nel post pubblicati degli allenamenti estivi, Henrik Kristoffersen rimane sul bianco con lo sponsor della Nazionale norvegese e un simil toro stilizzato nella zona superiore.
Ma alla fine che caschi vedremo a Sölden?

 

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