Brindiamo con Thali e alla possibilita' di una medaglia

Patrick: 'Momento magico, non ci penso proprio a smettere'

Brindiamo a Patrick Thaler. Brindiamo al suo terzo podio in carriera, brindiamo al suo momento magico, alla palese possibilità di poterlo vedere sul podio dei Giochi. Brindiamo alla sua perseveranza, al fatto che non abbia mai mollato nonostante un problema al ginocchio e alla sfiducia di chi lo dava per finito.

UN ESEMPIO PER NON MOLLARE MAI – Brindiamo all’esempio che può dare ai tanti giovani in difficoltà, agli stolti che che danno dei ‘vecchi ‘ a chi pratica questo sport a vent’anni perchè non ottiene subito risultati, alla sua serenità e maturità che devono essere esempio per tutti. In squadra azzurra certo, ma spesso autodidatta, vuoi con il fedele Daniel Fahrner o con i Carabinieri, e nelle ultime stagioni, anche se la scelta è stata presa in accordo con i tecnici, senza il periodo di allenamento argentino. Nel giorno in cui anche il suo amico Manfred Moelgg (con cui condivide lo skiman Michael Moelgg) arranca, in cui Stefano Gross e soprattutto Giuliano Razzoli vedono allontanarsi Sochi (anche se con il contingente in aumento i dt sceglieranno presumibilmente anche non convocati da regolamento interno), esultiamo per il terzo posto sul Gaslern di Kitz del ‘Nonno di Sarentino’.

MOMENTO MAGICO – Eccolo Thali a fine gara: «E’ un momento magico, devo sfruttare questo momento sensazionale. Una dedica? Ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto. E’ tanti anni che gareggio in Coppa del Mondo ma adesso sto vivendo un momento straordinario e non ci penso proprio a smettere. E ora Schladming e poi Sochi. Avanti così». Già Thali, avanti così…intanto, complimenti davvero!

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