Kilde vola negli Stati Uniti per allenarsi: rientro possibile a Beaver Creek

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Aleksander Aamodt Kilde ha parlato del suo stato di salute e del suo imminente viaggio negli Stati Uniti, a Copper Mountain, dove intende allenarsi per tornare in Coppa del Mondo. Una possibilità per Kilde sarebbe già tornare per l’opening di velocità di Beaver Creek: la prima discesa libera della stagione è in programma per il 4 dicembre sulla “Birds of Prey”.

In una conferenza stampa online con diversi media internazionali, alla quale era presente anche Race, Kilde ha toccato tanti temi interessanti. Ecco un riassunto di ciò che ha detto il vincitore della Coppa del Mondo generale 2019-2020.

Kilde vola negli Stati Uniti: allenamenti a Copper Mountain con obiettivo Beaver Creek?

Come rivela lui stesso, Kilde è pronto per proseguire i propri allenamenti in Colorado. «Sono stati giorni ottimi a Innsbruck, un passo alla volta nella giusta direzione. Sto continuando a lavorare sulla spalla, sulla mobilità, sulla coordinazione. Sto per viaggiare negli Stati Uniti: solo dire queste parole mi fa sentire bene. Manca solo un mese a Beaver Creek, il che è incredibile perché è una data che aspetto da tanto tempo. Il prossimo mese sarà molto interessante: a Copper Mountain mi sono già allenato bene in passato e potrei ritrovarmi pronto a ripartire. Sono in ottima forma sia mentalmente che fisicamente. Mi sento pronto per tornare alle gare, non solo sulla neve».

Per ora gli allenamenti di Kilde saranno «solo a Copper Mountain. Speriamo che venga giù tanta neve e di poterci allenare davvero in discesa libera. Non ci sono molti altri posti in cui allenarsi: a Zermatt e Sölden c’è un accesso limitato. Per un norvegese, grazie alla cooperazione con gli Stati Uniti, Copper Mountain è il top».

Aleksander Aamodt Kilde @ Agence Zoom
Aleksander Aamodt Kilde @ Agence Zoom

La domanda più grande a cui vuole rispondere in Colorado riguarda l’adattamento della sua sciata a una spalla non ancora al 100%: «Dovrò adattarmi a cosa posso e a cosa non posso fare. Certe cose, i salti per esempio, dovrò farli in maniera diversa. Innanzitutto, dovrò verificare se sarò sicuro o meno, se avrò l’equilibrio necessario oppure no, per esempio».

Aumentare i volumi d’allenamento dopo l’infortunio: Kilde sta per tornare

Il compagno di Mikaela Shiffrin ricorda: «Il mio infortunio precedente è stato il legamento crociato anteriore, per cui un infortunio più comune, per così dire. Una volta che ti operano e tutto fila liscio, è piuttosto facile da gestire. Stavolta è stato più difficile, perché c’entravano gambe, spalla e nervi. Insomma, una situazione molto complessa e incerta. La spalla forse non sarà più come prima, ma essere passato da una cosa come questa mi riempie d’orgoglio».

Kilde sta considerando la possibilità di tornare ad allenarsi parecchio, perché finalmente il suo corpo glielo consente: «Finora ho avuto allenamenti personalizzati, adesso non mi dispiacerebbe allenarmi col resto della squadra. Adesso ho bisogno di aumentare i volumi di allenamento, per tornare a essere l’atleta che ero prima».

Le difficoltà di superare infortunio così complesso dal punto di vista mentale

Kilde non si nasconde: «Negli ultimi 20 mesi, specie all’inizio, sono entrato in una sorta di buco nero. Non solo avevo perso il mio lavoro, ma anche uno scopo. E perdere uno scopo ti fa rimuginare sulle cose. Ho parlato coi miei genitori dicendo loro che non avrei più continuato, è vero: non volevo nemmeno pensare a un mio ritorno. Che penso sia normale, dopo un infortunio del genere».

Aleksander Aamodt Kilde e Mikaela Shiffrin @ Agence Zoom
Aleksander Aamodt Kilde e Mikaela Shiffrin @ Agence Zoom

Poi però le cose sono migliorate. «L’idea di tornare a sciare ha cominciato ad attrarmi di nuovo. Ha iniziato a mancarmi stare sugli sci, la vita dello sciatore, stare con la squadra, gareggiare. E questo ha reso tutto più facile mentalmente. Lo scorso inverno ho pensato che no, non sono ancora pronto a mollare tutto. È ancora un po’ come sulle montagne russe: i giorni negativi derivano dal fatto che non è sempre facile fisicamente. In alcune cose sono ancora molto limitato. Ma a breve spero di tornare a fare le discese libere come una volta. Mentalmente sto molto, molto bene adesso. Ho buone sensazioni, presentimenti giusti».

In questo periodo difficile ha imparato molte cose su stesso. «Non sarei stato in grado di tornare senza pazienza e resilienza. Sarebbe stato facile gettare la spugna e dire “Ok basta”, ma io non sono fatto così. Se non ci avessi neanche provato, avrei avuto enormi rimpianti. Ho mostrato che posso guardare le cose da una prospettiva positiva».

Cosa si aspetta “Alex” Kilde dalla sua stagione 2025-2026

«Domanda molto difficile a cui rispondere», esordisce Kilde. Il norvegese, medaglia d’argento in discesa ai Mondiali 2023, non gareggia da gennaio 2024. «Ci sono ancora moltissime domande a cui rispondere. Come reagisce il mio corpo, come andrà la prima volta che proverò a spingere davvero, eccetera. Sarebbe molto bello poter tornare a vincere già in questa stagione, ma la vedo difficile. Già tornare nel Circo Bianco sarebbe un successo».

Le Olimpiadi sono «certamente nella mia mente. Avvengono solo ogni quattro anni, per cui certo che ci penso. Stavolta sicuramente non sarò il favorito, come lo ero a Pechino 2022, sia in discesa che in superG. Sarebbe molto figo esserci, la “Stelvio” di Bormio è una pista difficile ma molto bella».

Kilde ha commentato anche la recente notizia per cui il suo «grande amico» Aksel Lund Svindal è tornato nel Circo Bianco come allenatore di Lindsey Vonn. «È fantastico riaverlo tra noi. Avrei tanto voluto che fosse più sul lato norvegese delle cose, ma la cooperazione tra lui, Vonn e Head sarà interessante. Penso gli mancasse viaggiare e credo che abbiamo ancora tanto da dare a questo mondo».

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