Un traguardo importante per Sofia, la polivalenza di Federica e il ritorno di Laura

Sofia Goggia ha vinto la discesa di Crans Montana, ma prima di tutto ha ritrovato un po’ di fiducia e il traguardo di una gara. Perché si sa, quando continui a sbattere a destra e sinistra ad alte velocità, perdi subito smalto e feeling, ti irrigidisci ed entri in un vortice nero. Oltre a rischiare di farti male, come accaduto in questo ultimo periodo alla bergamasca. L’uscita (inforcata) ai Mondiali sarebbe potuta costare moltissimo; è arrivata dopo un’altra serie di cadute e in Svizzera, l’altro giorno, è di nuovo finita nelle reti nell’unica prova disputata. «Bisogna avere il coraggio di essere precisi anche quando dentro non si è a posto – racconta -. C’è qualcosa che sconfigge la paura, si chiama decisione». 

Ieri Sofia Goggia ha provato a mettere in pista tutte le sue doti, ha fatto qualche errore qua e là. E ha anche rischiato di scivolare via per una “sdraiata” al limite. E, con la neve scivolosa, si è salvata al pelo. «Non ho fatto una brutta discesa, ho fatto qualche errore e questa neve non ha reso le cose semplici. Sono sorpresa di aver chiuso in testa, ma sono contenta di avere portato a termine questa gara, dopo un periodo complicato». 

La coppa di discesa si avvicina, ma vietato gridarlo troppo forte perché mancano ancora diverse gare e servirà costanza fino in fondo. «Non posso pensare alla sfera di specialità, devo concentrarmi su me stessa e sul gesto migliore da portare in pista. Al termine di ogni gara guarderò la luce, se verde, sarà meglio. Al termine della stagione faremo i conti, per ora sono contenta così». 

Federica Brignone ©Agence Zoom

Conti che Federica Brignone avrebbe voluto sistemare nel superG di oggi, diventato invece una discesa sorprendente, valsa il secondo gradino del podio. La valdostana è in piena lotta per la coppa nel superG, ma ora ne avrà uno in meno per tentare il recupero. Le è dispiaciuto questo cambio di programma, che però le ha regalato un’altra perla da aggiungere alla collezione. «Mi spiace un po’ di non aver fatto il superG in queste condizioni, ma sono contentissima. Non facevo così bene in discesa da anni». Due giorni di grandi attese a Crans Montana per il nebbione che ha avvolto il tracciato. Una sola prova disputata, servita fino a un certo punto perché le condizioni sono poi cambiate. Nessun particolare problema per Federica Brignone che riesce a mantenere alta la concentrazione. «E riesco ad attivarmi bene». Podio in discesa, che arriva dopo quelli in superG, combinata alpina e gigante, tra Coppa del Mondo e Mondiali. Quattro discipline, a dimostrazione ancora una volta della polivalenza della valdostana. 

Laura Pirovano ©Agence Zoom

Carica ed energia per Laura Pirovano, settima e vicinissima al podio. Peccato per qualche sbavatura che lascia un po’ di amaro in bocca alla trentina, più volte ferma per infortuni. «I decimi che mi separano dal podio bruciano – spiega -. Gareggiamo contro il tempo e non posso focalizzarmi su quel distacco. Devo ripensare piuttosto a dov’ero lo scorso anno e dove sono adesso per capire quanto sono cresciuta». Ed è tutta fiducia per le ultime gare della stagione e per quella prossima, in attesa anche di ritrovare le sorelle Nadia e Nicol Delago, che continuano ad attraversare un momento delicato e non riescono a imboccare la strada per risalire le classifiche. 

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