Molteni: la crescita alla corte di Galli, il podio di Tarvisio e il sogno di Kitzbühel

Cresce Nicolò Molteni. Classe ’98, comasco di Cabiate, arrivato nel giro azzurro attraverso l’esperienza con lo sci club Lecco. Molte, come lo chiamano in seno al gruppo Coppa Europa di velocità di Lorenzo Galli e Patrick Staudacher, sulla Di Prampero di Tarviso ha colto il primo podio nel circuito continentale. Eccolo: «Ci ero arrivato vicino in altre occasioni, finalmente sono riuscito ad esprimermi al meglio, a sciare con morbidezza su questo manto non particolarmente difficile e allo stesso tempo ad azzeccare le linee più efficaci. Un ottimo secondo posto che è importante per la fiducia. Un altro obiettivo raggiunto, ma che ovviamente non è un traguardo». Passo dopo passo i ragazzi della velocità da dietro arrivano. Ha ragione Galli che non si può vivere (nel senso di investire) di Paris punto e basta. «Ci sono i fuoriclasse, i miti le leggende. Noi almeno uno in casa lo abbiamo. Poi ci sono gli altri che possono avere tempi differenti dai campionissimi, hanno necessità di più tempo per avviarsi verso la Coppa del Mondo. Molteni cresce ogni anno, ora bisogna non fermare questa ascesa. E non c’è solo lui. Guardate anche Guglielmo Bosca, che dopo diversi infortuni, sta trovando la sua dimensione anche in Coppa del Mondo».

Molte apprezza il suo team. Ha lavorato giorno dopo giorno con metodo, impegno e devozione. Ed ecco i primi risultati che contano. «La squadra c’è, siamo cresciuti tutti. Con Gallo e Staudi il lavoro è sicuramente positivo, poi mi affido a Eros Belingheri lo skiman Fisi e per la preparazione atletica a Dino Tenderini. Non è facile avere risultati pronti via in discesa. l’esperienza è fondamentale e credo che la strada intrapresa sia quella giusta. Poi certo, lo ripeto sempre, bisogna crescere di continuo e non fermarsi mai». Ma il volo Nicolò l’ha già iniziato sulla Birds Of Prey di Beaver Creek dove poco più di un mese fa ha fatto il suo esordio in Coppa del Mondo. E adesso.. «Ora Kitzbuehel, un altro obiettivo raggiunto, La settimana sulla Streif viene chiamata settimana santa… ci sarà un motivo no? E’ il massimo per la discesa, il sogno di ogni velocista gareggiarci. Chissà che emozione…». Sarà in selezione Nicolò e sicuramente cercherà di fare un altro passo avanti. Essere al via non è mica da tutti.. Vai Molte.

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