Feuz doma la Men’s Olympic. Ma Fill è sempre sul pezzo: quarto

E’ lo svizzero Beat Feuz a mettere la firma sulla prima discesa di Coppa del Mondo dell’inverno agonistico 2018. L’elvetico centra a Lake Louise l’ottava vittoria nella massima serie e la quinta in discesa, dimostrando davvero di essere un maestro nella scorrevolezza e nella capacità di fare linee efficaci. Il pendio canadese esalta da sempre le caratteristiche di chi scia come un ‘gatto’, morbido e dolce sui piani e sui tratti più ripidi, sui dossi e nelle curve. Una discesa da slittone quella canadese e l’elvetico riesce a domarla. Sul podio in seconda piazza c’è l’austriaco Matthias Mayer a 9 centesimi: completo sicuramente il campione olimpico, va forte su ogni condizione. Davvero da applausi. Terzo il norvegese Aksel Lund Svindal, un mostro: sempre presente il vikingo, che chiude a 32 centesimi da Feuz.

 

Beat Feuz in azione a Lake Louise ©Agence Zoom

LA CLASSIFICA 

Aksel Lund Svindal terzo in Canada ©Agence Zoom

FILL QUARTO – Quarto posto per Peter Fill. Il due volte vincitore della Coppa del Mondo di disciplina perde il podio per due decimi. Una buona prova sicuramente per il carabiniere di Castelrotto, che dimostra di non essere appagato. Mai domo Pietro. Certo, facevamo il tifo per il podio, ma questa quarta piazza lo conferma fra i primi della classe. Ancora Norvegia davanti: quinto Kjetil Jansdrud a 63 e Alexander Aamodt Kilde a 82. Settimo il francese Adrien Theuax, come tutti i transalpini in gara nel segno di David Poisson tragicamente scomparso per l’incidente di Nakiska. Ottavo lo svizzero Mario Caviezel, nono l’austriaco Vincent Kriechmayer e a chiudere la top ten ancora Austria con Romed Baumann.

Mayer in volo sulla Men’s Olympic ©Agence Zoom

GLI ALTRI AZZURRI ATTARDATIDominik Paris chiude al sedicesimo posto: buona la prima parte, ma poi sempre fuori gara cronometro alla mano. Non brillante insomma il gigante buono della Val d’Ultimo. Siamo curiosi di vederlo in azione già domani nel superG. Indietro Christof Innerhofer: è vero, pendio e neve non dura quindi non idonee per lui due volte medagliato a Sochi, ma tutto ciò non può essere una giustificazione. Chiude troppo lontano dai primi. E’ solo quarantesimo, non bene. Una posizione più attardato Werner Heel. Oltre i tre secondi e alla cinquantaseiesimo piazza Emanele Buzzi, Matteo Marsaglia sessantesimo e Guglielmo Bosca sessantatreesimo. Sessantottesimo Alexander Prast. Domani superG, il primo della stagione.

 

 

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