Se Filippo Pozzato sembra un figurino, un modello da quadrilatero della moda milanese, mentre si fa i selfie con Henri Battilani e Chrisof Innerhofer, Ivan Basso, nel parterre di Santa Caterina Valfurva, fa quasi paura talmente è carne e ossa. D’altronde i corridori sono così: pelle e ossa, energia e potenza, cultura del sacrificio, watt e bilancia. A Santa a far festa con gli azzurri c’erano Pippo, ora alla Wilier – Southeast, e Ivan, coach della Trek-Segafredo di Contador e Nizzolo. A proposito di quest’ultimo: a Madonna di Campiglio abbiamo avvistato anche Giacomo, campione italiano e quinto ai Mondiali. Un pò di bici fa bene allo sci, al mondo della neve. Un po’ di professionismo, gestione manageriale, pubblico, disaffezione per le istituzioni inutili, zero consiglieri federali che influiscono sulle scelte, capacità, entusiasmo, nuovi mercati: ci farebbero bene davvero…
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