Didier Cuche, il guastafeste…

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Il campione elvetico è stato l'unico a superare Werner Heel

Condizioni difficili a Lake Louise: freddo, termometro attorno ai -10°, un po’ di vento e una nevicata poco insistente, ma continua che ha condizionato la visibilità. La gara si è comunque svolta in condizioni accettabili, con la pista preparata perfettamente, dura ma non troppo lucida. Impegnativo anche il tracciato, soprattutto nella parte centrale, dove curve piuttosto chiuse hanno esaltato le doti tecniche degli atleti. Proprio in quel settore Werner Heel ha ‘fatto paura’, facendo segnare il miglior tempo. Qualcosa ha ceduto nel tratto finale di scorrevolezza, ma la sua prova sembrava sufficiente per assicurargli la vittoria. Invece Didier Cuche ha tirato fuori del cilindro una delle sue discese ‘monstre’, tagliando il traguardo con 44 centesimi di vantaggio. All’uscita del tratto tecnico era davanti a Werner di soli 9 centesimi, ma nel settore finale della pista ha letteralmente fatto il vuoto. Terzo posto per Carlo Janka, quarto per il favoritissimo Michael Walchhofer, autore del miglior tempo nelle prove. Deludente la gra di Bode Miller, ventinovesimo, ex-aequo con il nostro Christof Innerhofer. Da segnalare la brutta caduta dello statunitense TJ Lanning, che rientrava proprio oggi da un infortunio e che ha perso il controllo degli sci nel piano centrale. È stato portato via in elicottero, si temono problemi ad un ginocchio. Per l’Italia il bilancio è comunque molto positivo: il secondo posto di Heel è un gran bel viatico per la stagione nelle discipline veloci. "Un bel modo di cominciare la stagione – ha dichiarato Heel sul sito della Fisi -. Alla prima gara veloce ho avuto modo di constatare che la mia preparazione è al livello dei migliori. Ero molto tranquillo, in partenza, perché in prova avevo capito di avere un buon feeling con sci e pista. Un pensiero va ai bambini dell’Unicef, che mi hanno portato fortuna in questa prima gara. Non ho ancora fatto nulla, la stagione è ancora all’inizio e gli obiettivi sono molti, però mi sento maturato e questo risultato mi fa capire di essere al livello dei migliori".

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