Svindal&Jansrud: doppietta norvegese nel superG di Kitz. Settimo Fill

Super Norvegia a Kitzbuehel. Un superG diverso, particolare, discusso. Soprattutto mutilato. Partenza posticipata di un’ora e mezza a causa della nevicata e arrivo spostato nella parte alta dell’Hausberg per preservare il manto nevoso molliccio. Anche il cancelletto di partenza non è più quello tradizionale, bensì posto alla Mausfalle. Ma cambiamenti, spostamenti e condizioni meteo precarie non spaventano i vikinghi della velocità: non fa una piega Aksel Lund Svindal che trionfa e stacca di mezzo secondo Kjetil Jansrud.

Kjetil Jansrud a tutta ©Agence Zoom

Superlativo Svindal, che nei tratti di scorrevolezza come in particolare la Stradina, è davvero efficace. Il migliore. Sul terzo gradino del podio c’è l’austriaco Matthias Mayer che termina a 56 centesimi. Quarto posto a un centesimo dal podio un altro austriaco: stiamo parlando di Hannes Reichelt. Quinto posto per il francese Adrien Theaux che chiude a sette decimi, mentre sesto a 83 lo svizzero Beat Feuz.

Matthias Mayer in azione a Kitz ©Agence Zoom

FILL SETTIMO – Ci aspettavamo di più dagli azzurri: Peter Fill chiude buon settimo a 92. E’ il migliore italiano il vincitore di tre Coppe del Mondo di specialità, ma Pietro già abituato meglio proprio in questo angolo di Tirolo dove due anni fa trionfò. Ma attenzione, era la discesa: domani il polivalente di Castelrotto potrà rifarsi e puntare al primo podio insomma nella tradizionale libera della Streif. Christof Innerhofer, miglior tempo nella prima prova della libera, finisce con un undicesimo a 1.50 posto senza infamia e senza lode.

Christof Innerhofer nel superG ©Agence Zoom

PARIS SOTTOTONO – Dominik Paris termina a 1.16 al sedicesimo posto. Delude il vincitore di Bormio, ma in queste ore parrebbe soffrire di una influenza che lo sta debilitando e infatti a fine gara va via diretto in albergo. Speriamo che stia meglio domani: Domme è un altro da podio senza se e senza ma a Kitz. Mattia Casse chiude ventisettesimo a 2.74. Fuori dai 30 Emanuele Buzzi e Matteo Marsaglia: per il secondo azzurro davvero un peccato dopo il miglior tempo di ieri in prova.

 

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