Uno-due Norvegia nel gigante di Schladming. Alexander Steen Olsen conferma quanto di buono visto nella prima manche, attacca di nuovo la Planai tra neve e pioggia e va a vincere, aumentando pure il vantaggio, su Henrik Kristoffersen finito a 39 centesimi.
Manca all’appello Loic Meillard, leader a metà, che sbaglia sul tratto finale e conclude addirittura fuori dal podio, anche se per un solo centesimo da Marco Odermatt che pur con qualche sbavatura firma il quinto tempo di manche e recupera nove posizioni, con un margine di sei decimi.
Una classifica che si fa cortissima: dal podio di Odermatt al decimo posto di Atle Lie Mcgrath sono racchiusi in due decimi; oltre a Meillard a 61, troviamo Brennsteiner a 69, Verdu (best crono nella seconda manche e tredici posizioni rimontate) a 72, Kranjec a 75, Favrot a 76, Zubcic a 78 e appunto Mcgrath a 80. E si prosegue con margini minimi sino al quattordicesimo posto di Luca De Aliprandini che chiude a meno di un secondo, 98 centesimi, 38 dal podio. Deciso, all’attacco in una seconda manche molto più veloce, ma è bastata qualche sbavatura per perdere posizioni in una sfida così serrata: «Gara corta e il minimo errore si paga caro, un gigante un po’ strano. Non posso dire di aver fatto una bella gara, ma neppure brutta. Certamente, non ripaga di quello che si è fatto in allenamento. Ora puntiamo ai Mondiali, la pista di Saalbach mi piace e ci alleneremo in modo adatto».
Gli altri azzurri: 23° Filippo Della Vite, 28° Giovanni Borsotti; out Simon Talacci.
