Sta andando forte, la forma cresce, l’entusiasmo non manca. Stiamo parlando di Manfred Moelgg, trentotto primavere, il senatore della formazione azzurra di slalom e gigante. Una Coppa del Mondo delle porte strette e tre medaglie iridate in bacheca, la passata stagione ha dovuto fermarsi in anticipo ad Adelboden a causa di un infortunio al ginocchio. Ora sta bene il ladino di Mareo e la preparazione procede a gonfie vele. Tuttavia Moelgg non ha ancora sciolto le riserve per il gigante di domenica 18 ottobre a Sölden, il tradizionale primo atto della Coppa del Mondo.
ECCO MANNI – Ci fa sapere Manfred, che dopo parecchie stagioni non avrà più come skiman il fratello Michael che è passato a SwissSki (sostituto da Valenti) : «Mi sento a posto, tutto procede per il verso giusto. Sugli sci ho ottime sensazioni e sono sicuramente soddisfatto della mia condizione. E’ stata un’estate strana..la prima dopo tanti anni senza Argentina anche se post infortunio il programma a Ushuaia sarebbe forse stato troppo intenso, quindi l’incertezza dovuta alla pandemia che non ha ancora fatto in modo di avere un calendario ufficiale, infine il recupero da un infortunio. Sono più solido e sicuro in slalom, ma anche in gigante sto bene anche se ho fatto meno lavoro. In merito al gigante sul Rettenbach non ho ancora deciso, vedrò nei prossimi giorni. Programmi? Sono reduce da un paio di giorni di gigante sul facile allo Stelvio, domenica andrò in Olanda nell’impianto indoor per dedicarmi ancora allo slalom». La squadra azzurra, con il dubbio di Manfred Moelgg, l’assenza di Riccardo Tonetti e la quasi non partecipazione di Simon Maurberger, non potrebbe schierare così il contingente pieno.