SOELDEN – Gli atleti arrivano piano piano in zona mista, la ricognizione della prima gara stagionale è conclusa. Finalmente a Soelden è una bella giornata, ma su quello non vi erano dubbi. Piuttosto, a preoccupare, era il manto nevoso. Poco fa ha parlato Markus Waldner, raccontando del grande lavoro fatto ieri e mostrandosi sereno.
«Ieri tempo balordo, ma hanno lavorato tutto il giorno la pista». È stata aperta con le macchine, è stato buttato sale e poi richiusa. E siamo ancora a ottobre, ci viene da aggiungere. «La notte è stata serena e c’è stato un leggerissimo abbassamento delle temperature intorno allo zero: abbiamo una pista compatta, non certo dura come al solito, ma possiamo contare anche su tantissimi lisciatori».
Per la prima manche non c’è l’intenzione di salare, per la seconda si valuterà quanto scalderà il sole «anche se qui arriva da dietro». Come ultima ipotesi, c’è anche la partenza di riserva. Ma intanto Soelden si sta preparando allo spettacolo, tocca gli uomini inaugurare la Coppa del Mondo 2022/2023.
Ad aprire il gigante, alle 10, sarà Alexis Pinturault, seguito da Manuel Feller e Marco Odermatt. Pettorale numero 7 per Luca De Aliprandini, 22 per Giovanni Borsotti, 34 per il jet Dominik Paris che quest’anno si è allenato parecchio in gigante. «Negli ultimi anni ho faticato in superG, così a Ushuaia ho deciso di lavorare tanto sulla tecnica – spiega Domme -. Ho deciso di gareggiare qui, Carca mi tiene questo posto, in base agli impegni di velocità cercherò di fare gigante».
Carca che, in conferenza stampa, ha svelato che Domme non solo si è allenato in gigante, ma lo ha fatto confrontandosi anche con Mathieu Faivre e Alexis Pinturault, sul duro e sul barrato. «Ha fatto gigante vero, non propedeutico…». Paris che confida di non aver mai lavorato così, negli ultimi anni, in gigante.