Non molla mai, lotta, è una delle nostre bandiere. Non si piega a un sistema che ridicolizza i Senior e continua a gareggiare nella consapevolezza di poter lasciare ancora il segno. Umiliato a volte da scelte insensate come tutte quelle spesso inflitte alla generazione dei primi anni ’90, simbolo degli #InossidabiliSenior, emblema di chi si allena con devozione cercando di raggiungere l’eccellenza. Eccolo il Leone di Dervio, eccolo Stefano Baruffaldi. Fuori e dentro la squadra nazionale, fuori e dentro dal gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, ora dentro a quel progetto del Global Racing che racchiude tanti giovanotti di differenti nazioni che si cimentano fra Coppa Europa e Coppa del Mondo senza essere sotto l’ala protettiva delle squadre nazionali. Tanta roba, un progetto solido con atleti di valore quello del Global. Baru è uno di noi. Oggi in viaggio verso Solda aveva il solito entusiasmo, anche se in certi momenti intravedevo la voglia di mollare il colpo per un senso di solitudine. Ma Baru è un leone: il suo ruggito verso uno sport che ti rende vecchio a poco più di vent’anni è il nostro ruggito.
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