Meno soldi, ma l'alto livello vince. Ma 'sotto' la crisi si fa sentire
Meno soldi, ma l’alto livello stravince. ‘Sotto’ però, si fa più fatica. Una stagione incredibile quella dell’ Italia dello sci alpino per quanto riguarda il settore maschile.
FACCIAMOGLI UN MONUMENTO!
SONO AUMENTATI I COSTI, MA DOBBIAMO VENDERCI MEGLIO – Rispetto all’anno scorso il budget dovrebbe essere fra il 5 e il 10 % meno, ma a preoccupare sono i costi sicuramente lievitati. Basti pensare al carburante per i pulmini, al costo al giorno ad Ushuaia che è quasi triplicato. Poi certo, in Italia l’attività costa ancora troppo e si potrebbero studiare formule per abbattere i costi su alberghi e skipass durante gli allenamenti in cambio di visibilità, questo in nome del famoso sistema montagna-sport-turismo spesso citato in ogni assemblea, riunione, forum: dobbiamo riuscire a comunicare meglio le nostre vittorie. Ma se riusciamo ad essere competitivi e tenere botta sull’alto livello, facciamo fatica a gestire tutto quello che c’è ‘sotto’. Infatti per far quadrar i conti sono stati eseguiti tagli e tolta una squadra. Atleti meritevoli al momento non sono stati considerati, ma anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali, la motivazione pare più che tecnica una motivazione legata a necessità.
AUTOTASSAZIONE?




