Prima i dubbi di Torino, poi quelli di Milano (‘pronta a ospitare gare, ma non a mettere mano nell’organizzazione’): alla fine il CONI ha deciso di andare avanti con una candidatura unica, delle tre sedi, prevedendo una spesa di 376,65 milioni di euro, un costo inferiore di quello previsto di ciascuno dei singoli studi. Tre medal plaza, tre villaggi olimpici (Milano, Bormio e Cortina), due hotel degli atleti (Torino e Val di Fiemme). Le gare di sci alpino? Sestriere, per lo slalom, e Santa Caterina (ma potrebbe essere individuata un’altra località in Valtellina) per le altre specialità. Questo il piano: sul sito del Coni è stata pubblicata la proposta della Commissione di Valutazione con il masterplan, eccola se volete leggerla tutta, Candidatura_Italiana_Giochi_2026.
CIO – Adesso la candidatura andrà al CIO: a ottobre si saprà chi tra Italia, Canada (Calgary), Svezia (Stoccolma), Turchia (Erzurum), Giappone (Sapporo) se la giocherà per il 2026: la decisione finale a settembre 2019.