Inarrivabile, inimitabile, unico. Sempre più mito e leggenda: il divino austriaco Marcel Hirscher rifila 1.22 al folletto e mai domo norvegese Henrik Kristoffeersen e trionfa sul ghiaccio sloveno di Kranjska Gora. Marcel, due ori olimpici e due Coppe del Mondo di specialità nel 2018, mette in bacheca anche la settima Coppa del Mondo generale.
Sul podio odierno ecco il rimontante Ramon Zenhaeusern: lo svizzero della truppa di Matteo Joris chiude a 1.61. Quarto il sempre più brillante campione del mondo giovanile Clement Noel a 1.92. Quindi quinto il norvegese Sebastian Foss-Solevaag a 2.13 e ottimo sesto un altro elvetico che è già realtà: Marc Rochat. Basta così per la Svizzera? No, Sandro Simonet ottavo a 2.67. Che team sfavillante davvero.
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MOELGG SETTIMO, GROSS DECIMO. PER GLI ALTRI AZZURRI NIENTE DA FARE – C’è sempre e solo il senatore di Mareo: Manfred Moelgg termina settimo e tiene botta. Chiude a 2.51 e dimostra di non mollare mai. Certo, come da Stefano Gross che è decimo a 2.91, ci aspettiamo miglior piazze sempre, dal momento che parliamo di campioni. Ma oggi, dopo la sconfitta gigante, anche i ragazzi delle porte strette tribolano. Nella seconda sessione solo Manni e Sabo, gli altri deragliano e non si qualificano. Un problema oggettivo il team delle discipline tecniche, gli altri fanno progressi e noi passi indietro. Peccato per Cristian Deville (ultima gara oggi?) e Tommaso Sala che per 5 e 11 centesimi rimangono fuori dalla seconda frazione.
MOELGG: «DISCRETO, MA MI ASPETTO DI PIU’» – Manfred Moelgg abbozza un sorriso e ci dice: «Mi sono piantato nella seconda frazione nella parte finale, altrimenti potevo recuperare. La gara è discreta nel suo insieme, ma mi aspetto di più. Ora ho la testa sulle finali di Aare e poi vedremo in merito al futuro. So che posso togliermi altre soddisfazioni ma bisogna cambiare qualcosa».