L’umore di Christof Innerhofer è scuro come la visibilità nella parte centrale della Saslong. Inner, attardato al ventiquattresimo posto, se ne sta appoggiato alle transenne della zona dei giornalisti con la delusione sul volto. «Zero buone sensazioni. Peccato, le gare nordamericane hanno fatto vedere che ci sono, che la condizione c’è. Ma io cerco contunuità, che non ho trovato oggi. Un disastro», fa sapere il due volte medagliato a Sochi. Dominik Paris è fra i primi a lasciare la start area. Ci dice Domme, ventunesimo in classifica: «Ho fatto fatica a spingere, già all’inizio ero attardato nei rilevamenti cronometrici. Poi la nebbia ha fatto il resto, quando sono sceso vedevo poco. Tuttavia non cerco scuse, devo ancora analizzare i miei errori al video. Domani devo reagire». Sarà che se Paris non è in forma smagliante deve avere sotto gli sci il ghiaccio; sarà che c’è neve «facile» enon è al top viene inserito fra i comuni mortali; sarà che la nebbia lo ha infastidito parecchio. Sarà. Ma oltre a problemi tecnici e di condizione, il materiale risponde sempre bene? Di Peter Fill abbiamo già detto nel video. Contento moderatamente il due volte vincitore della Coppa del Mondo di discesa, si prende la gioia della folla accorsa in questo angolo di Val Gardena a sostenerlo. Poi scende Mattia Casse. Esce dai 30, ma con una decina di giorni di sci oggi è senza voto. Quindi dopo 36 concorrenti la gara, già interrotta un paio di volte, viene fermata definitivamente e ufficializzati i risultati. Così Matteo Marsaglia, Guglielmo Bosca ed Emanuele Buzzi rimangono con il piumino addosso e tornano al Dosses. Un’occasione in meno per rompere il ghiaccio dopo prove incolori.
DELUSIONE CARCA – Ecco Max Carca, il direttore tecnico, che lascia la pista e si incammina verso l’albergo. Deluso il tecnico tortonese, ha parole di elogio solo per Peter Fill: «Peter ha fatto una buona gara. Era veloce, ha sciato in maniera reattiva. E’ in condizione, ho fudicia per domani. Anche Paris e Innerhofer possono reagire domani? Certo, ma oggi non ci siamo. Non sono mai stati in gara. Non è solo un problema di atteggiamento, hanno sbagliato le linee, non sono mai stati a ritmo. Da Casse non potevamo aspettarci di più, ha solo pochi giorni di sci e viene da un infortunio. Peccato per Marsaglia, Bosca e Buzzi. Hanno un superG in meno a disposizione». Domani intanto c’è la discesa in Val Gardena/Groden del Saslong Classic numero 50. E’ la terza della stagione 2018 (partenza ore 12.15): la compagine di Max Carca e Alberto Ghidoni è chiamata a rialzare la testa. Bisogna reagire ragazzi…