il Colle si è fermato per rendere omaggio a Matteo Franzoso, lo sciatore azzurro delle Fiamme Gialle morto tragicamente durante un allenamento in Cile. Nella chiesa di Sant’Edoardo si sono celebrati i funerali di Stato, una cerimonia carica di commozione che ha visto riuniti familiari, amici, compagni di squadra, tecnici, dirigenti e rappresentanti delle istituzioni.
Presenti i ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi, il comandante generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il presidente della Fisi Flavio Roda, il sindaco di Sestriere Gianni Poncet con i colleghi dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, oltre a molte autorità civili e militari. Una partecipazione che testimonia quanto la scomparsa del ventiseienne piemontese abbia colpito non solo il mondo dello sci ma l’intero Paese.
«Alle autorità qui riunite chiedo un progetto per i ragazzi. Facciamo si che il sacrificio di Matteo Franzoso serva ad altri giovani. Lui per me era un figlio, venuto dal mare. Da questa chiesa deve uscire un messaggio». Sono le parole di Gianni Poncet.
Al termine della funzione, sotto una pioggia che si alternava a grandine, la bara avvolta nel tricolore è stata salutata dal picchetto d’onore della Guardia di Finanza e da un lungo applauso della folla assiepata all’esterno. Successivamente il feretro è stato trasferito al cimitero di San Restituto, a Sauze di Cesana, dove la sepoltura si è svolta in forma privata.
Il mondo dello sci, i rappresentanti della Fisi, dei corpi militari, delle aziende che gravitano nel settore si sono ritrovate al Colle, a due passi dalle piste. Mentre l’attività della Fisi è stata sospesa per un giorno.
















