La resurrezione di Borsotti: «Tanti momenti difficili, ho tenuto duro e adesso scio forte»

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ALTA BADIA LIVE – Lottare. Cadere. Fare fatica a riemergere. Tenere duro e poi riuscirci. Finalmente Giovanni Borsotti torna a lasciare il segno nella massima serie. E lo fa il giorno del suo compleanno: oggi sono 33 primavere per il giovanotto di Bardonecchia. Giovi si gode nel parterre la top ten. Non entrava nei dieci in Coppa del Mondo dal 2015: 6° in Val d’Isere. «Ho tenuto duro, a volte non è stato facile rientrare dopo gli infortuni. Ho anche pensato di lasciar perdere, ci sta. E’ normale lo sconforto, adesso finalmente il mio viaggio continua con un gran bel nono posto».

Borsotti in azione sulla Gran Risa ©Pentaphoto

Felice Giovanni, guarda avanti con fiducia. Una nuova carriera per il valsusino? «Non so, certo che ho iniziato bene fra le porte larghe. Nei 15 in Val d’isere e ieri, adesso in top ten. Ho messo a posto alcuni dettagli tecnici, soprattutto fisicamente sito bene e ho lavorato con efficacia insieme al team. Mi trovo bene in squadra, il lavoro svolto è stato senza dubbio positivo. Le polemiche di Luca De Aliprandini sul team fatte dopo la prima manche? Finferlo è uno dei miei migliori amici, lui forse recepisce le cose in maniera diversa. Io ripeto, mi trovo bene».

Borsotti felice al traguardo ©Pedntaphoto

Nella nuova vita di Giovanni anche la velocità. «Mi sta facendo bene, la linea della direzione agonistica di cimentarsi in più discipline paga. Io poi con una sciata così aggressiva, miglioro se faccio anche altre specialità. Bene insomma. E adesso? Scio forte finalmente, con regolarità soprattutto, non vedo l’ora di gareggiare nuovamente. Davanti ci sono tante altre gare, ora però non voglio fermarmi e migliorare ancora. Davanti c’è un fenomeno che fa un altro sport e si chiama Marco Odermatt. Ma voglio avvicinarmi allo svizzero e comunque ai primissimi il più possibile»».

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