Difficile fare la differenza nel superG di oggi sulla Olympiabakken di Kvitfjell, vista la partenza ribassata al salto Russi, causa nebbia nella parte alta del tracciato.
Eppure Dominik Paris ce l’ha fatta: ha vinto alla sua maniera, velocissimo, preciso e pulito.
Il cronometro racconta bene la sua supremazia: ha rifilato 38 centesimi a James Crawford, 47 a Miha Hrobat (con il pettorale 21) con lui sul podio norvegese, 48 a Marco Odermatt, 49 a Vincent Kriechmayr. Ma da Crawford a Feurstein, quattordicesimo a 73, sono tutti lì attaccati, in soli 35 centesimi… meno di quello che Domme ha imposto al secondo.
Insomma in una gara da classifica cortissima, ha fatto davvero il vuoto. «Ero molto convinto su questo tracciato andante, sono stato sempre stato fluido: una bella soddisfazione dopo tanti anni in cui fatto fatica in superG». 24 vittorie in Coppa del Mondo come Gustav Thöni.
Bravo Giovanni Franzoni che con il pettorale 20 è nella top 15 a 81 centesimi. Christof Innerhofer chiude 28° a 1.30 (ma resta nei 25 nella standing di superG), fuori dai trenta Benjamin Jacques Alliod a 1.73, Max Perathoner a 1.79, Nicolò Molteni a 1.91 e Matteo Franzoso 2.31. Out di linea e DNF per Marco Abbruzzese, fuori anche Florian Schieder.