La Francia ha portato a punti ben 4 atleti nel gigante d’apertura di Sölden, nessuno più di loro. Thibaut Favrot è arrivato 5°, Flavio Vitale 10°, Alexis Pinturault 18° ed Alban Elezi Cannaferina 25°. Per ciascuno di loro si tratta di un risultato importante, specie dopo la passata stagione in cui la nazionale maschile francese aveva raccolto ben poco al di fuori di Clement Noel.
In Coppa del Mondo, infatti, a parte il fenomenale slalomista sono arrivati solo altri due podi: uno con Cyprien Sarrazin (che salterà tutta la stagione 2025-2026) e l’altro con Leo Anguenot sulla Gran Risa; addirittura nessuna medaglia ai Mondiali. Dal Rettenbach, invece, tante buone notizie per una nazionale francese che ha iniziato col botto.
Alexis Pinturault, la grinta del vecchio leone
Alexis Pinturault è tornato. Il fenomenale 34enne di Moutiers è reduce da alcuni anni tormentati da infortuni e problemi vari, ma nel gigante di Sölden ha saputo fare bene. Pinturault, che sul Rettenbach ha vinto due volte e centrato altre tre podi, ha dimostrato una sciata solida, grazie alla quale potrebbe togliersi parecchie soddisfazioni in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione nel Circo Bianco.
Pinturault, che rispetto a 15 anni fa deve «dare respiro» al proprio corpo, si era infortunato durante il superG di Kitzbühel. La sua ultima vittoria in Coppa del Mondo rimane il gigante di Lenzerheide nel marzo 2021, ma oggi è il senatore di una squadra in cui tanti giovani rampanti si stanno mettendo in mostra. Secondo Alban Elezi-Cannaferina, Pinturault è «semplicemente il più grande di tutti».

Thibaut Favrot tiene il passo dei migliori
Il 30enne di Albertville Thibaut Favrot ha centrato il suo secondo miglior risultato in carriera nel gigante di Sölden. Solo nel 2021 a Bansko aveva fatto meglio (4°). Favrot, che è salito sul podio di Coppa del Mondo una sola volta, nel gigante parallelo dell’Alta Badia nel 2018, nella passata stagione è stato molto costante ma spesso tra i 10 e i 20 (una sola top-10): «Pinturault era uno dei miei idoli ed è un’ispirazione di tutti i giorni, sia nel suo coinvolgimento, che nel suo rigore tecnico, che nella sua professionalità» ha detto Favrot.
Specialista del gigante, dove ha raccolto top-10 anche a Olimpiadi e Mondiali, Favrot tiene i piedi per terra: «Il podio sarebbe stato un furto» scherza, ma poi avverte: «Questo era solo il mio 80%».

Flavio Vitale: the next big thing dello sci francese?
Una dozzina scarsa di gare di Coppa del Mondo in carriera e il classe 2005 Flavio Vitale è già al livello di certi specialisti navigati. Per ora ha diversi DNF, un 13° e un 10° posto, ma il campione del mondo junior di Tarvisio 2025 fa sul serio. Anche lui loda Pinturault e le sue doti di leadership: «Gli devo molto, ci dà tanti consigli. Forse a volte gli faccio troppe domande».
Di sicuro sta imparando bene. Nonostante il pettorale 33, Vitale è arrivato 16° in prima manche, e nella seconda ha saputo migliorare ulteriormente la sua posizione. Nativo di Tignes, nella passata stagione Vitale è andato anche tre volte sul podio in Coppa Europa, sempre in gigante.

La terza gara a punti per Alban Elezi-Cannaferina
Pur essendo un classe 2003, quindi di due anni più “vecchio” rispetto a Vitale, Elezi-Cannaferina a Sölden era solo all’ottava gara in carriera in Coppa del Mondo. Per la terza volta è andato a punti: finora c’è riuscito solo in gigante. Con l’uscita in prima manche di Anguenot, un altro francese ha saputo rimpiazzarlo in seconda manche di Sölden, per la gioia di Kevin Page, responsabile delle discipline tecniche della Francia maschile.




