Il primo podio e soprattutto la prima vittoria nel circuito di Coppa del Mondo non si scordano mai. L’incipit di stagione 2024-2025, sia a livello maschile sia a livello femminile, ha regalato tante clamorose prime volte, più che nel recente passato. Nelle venti gare finora disputate (dodici per gli uomini e otto per le donne), ben dodici atleti hanno festeggiato un totale di tredici prime volte. E c’è anche chi ha fatto seguire al suo primo podio anche la prima vittoria. Nella scorsa stagione a livello femminile solo AJ Hurt e Christina Ager avevano festeggiato il podio n.1 nel circuito, senza che ci fosse nessuna prima vittoria; a livello maschile, l’annata agonistica 2023-2024 aveva portato per la prima volta sul podio Verdu, Von Allmen, Jeffrey Read, Radamus e Boisset, mentre lo svizzero Rogentin era stato l’unico a festeggiare il primo successo nel circuito, in superG, alle Finali di Saalbach.
Quest’anno la musica è stata diversa fin dall’inizio. Dopo numerose battute d’arresto e infortuni, per esempio, Julia Scheib (26 anni) ha festeggiato alla grande nell’apertura della stagione a Sölden. Con il terzo posto, il 26 ottobre scorso, ha conquistato il suo primo podio in Coppa del Mondo, dietro Federica Brignone ed Alice Robinson. Il tutto dopo un errore grave commesso nella prima manche e il 14° posto parziale. Ricordiamo che l’Austria femminile non vince in gigante dal 7 marzo 2016 (Eva-Maria Brem a Jasna), quasi 9 anni, seconda striscia negativa più lunga della storia dopo la prima, durata oltre 11 anni, tra il trionfo di Annemarie Moser-Pröll ad Arosa il 17 marzo 1978 e la prima vittoria tra le porte larghe di Anita Wachter, datata 3 dicembre 1989, a Vail.
Camille Rast (25 anni) era già finita diverse volte ai piedi del podio. Nello slalom di Gurgl del 23 novembre scorso la sciatrice vallesana ha rotto l’incantesimo, passando dal 5° al 3° posto posto tra prima e seconda manche e festeggiando il primo piazzamento tra le migliori 3 in carriera. Non è finita qui: una settimana dopo è arrivata terza anche nello slalom gigante di Killington (e il miglior risultato fin lì era il 7° posto di Lienz 2021), per poi festeggiare la prima vittoria nello slalom della stessa località il giorno successivo. La sua seconda prima della stagione. Con doppia ricompensa: Rast non solo è in testa alla graduatoria della Coppa del Mondo di slalom, ma anche alla classifica generale. Lara Colturi (18 anni), grande promessa dello sci mondiale che gareggia per l’Albania, è salita per la prima volta sul podio a Gurgl in Austria: seconda in slalom davanti alla citata Rast e dietro sua maestà Shiffrin. Primo podio per lei e primo storico per l’Albania, maschi o femmine non fa differenza.
Justin Murisier (32 anni) probabilmente non dimenticherà mai la data del 6 dicembre 2024. Lo sciatore svizzero ha festeggiato la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a Beaver Creek, davanti al compagno di squadra e amico Marco Odermatt. Dopo il terzo posto nello slalom gigante in Alta Badia nel 2020, il trionfo nella discesa libera è il suo secondo podio nel circuito. Particolarmente impressionante: per l’ex specialista tecnico, infatti, quella negli USA è stata solo la 21ª discesa della carriera. Nella stessa competizione, la 104ª personale in Coppa del Mondo, lo sloveno Miha Hrobat (29) si è classificato terzo dietro al citato duo svizzero, primo podio in carriera. In precedenza, Hrobat aveva sempre lasciato intravvedere il suo potenziale, a esempio quando si era classificato settimo a Kitzbühel nel 2023 o nella scorsa stagione con gli undicesimi posti a Bormio e Kvitfjell.
SuperG e gigante sono le discipline di Lukas Feurstein (23 anni). Se è vero, però, che spesso non era riuscito a qualificarsi per la seconda manche tra le porte larghe, l’austriaco si era già fatto notare in superG ottenendo un ottimo sesto posto a Cortina d’Ampezzo nel gennaio 2023. In seguito è andato a punti per quattro volte prima di mettere a segno un colpo clamoroso sempre a Beaver Creek, lo scorso 7 dicembre. Con il terzo posto dietro Odermatt e Sarrazin, infatti, ha festeggiato il primo podio della sua carriera, al 12° superG in Coppa del Mondo. Beaver Creek e Thomas Tumler (35 anni) rappresentano invece il binomio perfetto. Nel 2018 lo svizzero vi ha conquistato il suo primo podio in gigante, un terzo posto. E ovviamente si era detto raggiante per il ritorno della stazione sciistica del Colorado in calendario, per la prima volta dal 2019, proprio quest’anno: «Quando l’ho saputo, ho detto a mia moglie Svenja che avrei vinto quella gara», ha raccontato Tumler a Blick. Detto e fatto lo scorso 8 dicembre: era già in testa dopo la prima manche e non si è lasciato sfuggire la vittoria. Lucas Braathen, a 25 anni, dopo aver annunciato il ritiro nell’ottobre 2023 ed essere tornato in gara per un’altra nazione, ha portato il Brasile per la prima volta sul podio nello sci alpino in Coppa del Mondo, secondo dietro Tumler nel citato gigante.
Il cugino Lukas Feurstein ha fatto da apripista, ma solo sei giorni dopo anche Patrick Feurstein (28 anni) ha festeggiato il primo podio della sua carriera. Il 14 dicembre 2024 si è classificato secondo nello slalom gigante di Val d’Isère.
Nel 2008, invece, Werner Heel era stato l’ultimo e unico italiano a vincere il superG in Val Gardena. Digiuno terminato il 20 dicembre scorso. A 34 anni, Mattia Casse ha festeggiato la sua prima vittoria e proprio in casa. Riscatto pure per Jared Goldberg (33 anni) nella 168ª gara di Coppa del Mondo della sua carriera. L’americano è salito per la prima volta sul podio proprio nel superG della vittoria di Casse, arrivando secondo per un centesimo. Gioia immensa, quasi esattamente dodici anni dopo il suo debutto in Coppa del Mondo, avvenuto nel novembre 2012 con il 60° posto nel superG di Lake Louise.
Dulcis in fundo ecco Leo Anguenot (26 anni): lo scorso 22 dicembre, in Badia, ha disputato il suo 23° slalom gigante in Coppa del Mondo e fin lì il miglior risultato era stato un 13° posto. Grazie a una brillante seconda manche, in cui è risalito di sette posizioni, il talentuoso francese ha festeggiato il suo primo podio, secondo dietro a Marco Odermatt.