Nella discesa di oggi in Val Gardena, due nomi a sorpresa sono spuntati in top-10. Lo sloveno Martin Cater (si pronuncia “Ciater”) e l’austriaco Stefan “Steff” Eichberger hanno terminato la prova sulla Saslong al quinto e al sesto posto, nonostante pettorali di partenza piuttosto alti: 42 per Cater, addirittura 56 per Eichberger.
Per lo sloveno, che ieri ha compiuto 32 anni, si tratta del miglior risultato in Coppa del Mondo da diversi anni, precisamente dalla vittoria in Val d’Isere nel 2020. Cater ha detto a Race: «Lo staff mi ha preparato ottimi materiali, sono stato veloce in diversi punti del percorso, nonostante alcuni errori. Sono molto contento del risultato, non riesco quasi a crederci. Per quasi tre anni ho provato ad ottenere un piazzamento come questo, e non ci riuscivo mai. Era come se non funzionasse nulla».
La giornalista slovena Nina Smole, che lavora per la radio statale slovena RTV, ha confermato che Cater e un po’ tutta la squadra slovena ha faticato negli ultimi due/tre anni. La Val Gardena invece ha sorriso a Cater: «Mi allenavo bene, facevo tutto nel modo giusto, gli allenatori erano soddisfatti. Ma l’importante ovviamente è performare in gara, e non ci riuscivo. Ho provato a continuare a crederci, ma è stata dura. Nel profondo nascono dei dubbi e d’un tratto ti ritrovi dietro a tutti di dieci secondi». Eppure neanche lui riesce a capire cos’abbia fatto «di particolare oggi, credo nulla di che. Sono fatto così: spesso ho bisogno che vada tutto per il verso giusto, devo avere fiducia. Non sono uno che spegne il cervello in discesa, come alcuni altri. Prima devo mettere tutti i pezzi assieme e oggi è andata così».
Stefan “Steff” Eichberger ha 24 anni e non appena si affaccia oltre le transenne per parlare con Race viene travolto dall’abbraccio di amici, staff e colleghi della Nazionale austriaca. «Sono molto felice, i miei compagni di squadra sono felici per me, è tutto fantastico». A Beaver Creek ha ottenuto i primi punti in Coppa del Mondo sia in superG che in discesa, in Val Gardena per la prima volta è entrato in top-10. «È pazzesco ciò che sta succedendo in queste settimane, non riesco a crederci. Non ho mai smesso di crederci, tenuto la testa bassa e mi sono concentrato sulla mia sciata. I risultati sono arrivati di conseguenza».
A Beaver Creek, peraltro, ha esultato in maniera singolare, dopo l’ottima prestazione. In Val Gardena, invece, ha «solo urlato più forte che potevo. Ogni fibra del mio corpo tremava dall’emozione, è stato un gran momento». Anche Eichberger, come Cater, non ha particolare idee sul come sia riuscito a raggiungere questo risultato: «Non sono come abbia fatto ad andare così forte, certo sono un buon scivolatore. Non ci sono molte curve che mi mettono in difficoltà, il sesto posto è pazzesco per me».