Sembrava essere la giornata di Kilde, irraggiungibile fino alla discesa di Kryenbuehl che invece si è era messo al comando ed era pronto a festeggiare il giorno magico da outsider, mentre i grandi favoriti analizzavano che cosa non aveva funzionato. In casa elvetica la festa era quasi iniziata, poi è piombato sul traguardo l’austriaco Otmar Striedinger e poi un certo Martin Cater. Pettorale 41, nazionalità slovena, e grande sorpresa di giornata. La vittoria della pazza discesa di Val d’Isère è di un ragazzo di 27 anni che non è mai salito sul podio in Coppa Europa, men che meno in Coppa del Mondo, dove i migliori due risultati – due quinti posti – li ha ottenuti nel parallelo a squadre. Outsider per il podio, comunque non arrivato dal nulla: in discesa, combinata e superG aveva già collezionato qualche top 10.
In Francia, sulla pista OK dal manto soffice, sul podio ci si aspettavano tanti nomi. I soliti però, Non quelli che invece lo hanno conquistato, Cater, Striedinger e Kryenbuehl appunto. Quarto podio in carriera per l’austriaco, l’ultimo datato marzo 2019 a Soldeu, prima volta invece per lo svizzerotto, 26 anni, secondo a Bormio lo scorso anno con un’altra prova che fece venire i brividi al leader. In quella occasione era Dominik Paris, oggi in Francia Aleksander Aamodt Kilde che si stava già pregustando la vittoria. Poi è intervenuto una delle tante variabili dello sci alpino: in alto il sole ha scaldato la neve, in tanti hanno fatto vedere parziali interessanti, sotto qualcuno ha sbagliato, qualcuno ha perso centesimi, altri hanno fatto saltare il banco.
OK DOMME, LA STRADA È GIUSTA – E così il norvegese Kilde, che avrebbe voluto prendersi almeno il podio e punti più sostanziosi per la generale, chiude quinto, davanti a Johan Clarey, Beat Feuz e Andreas Sander. L’Italia può sorridere per il decimo posto di Dominik Paris: sei decimi dal vincitore di giornata, tre da Kilde e uno da Feuz. Domme risponde presente con intermedi e passaggi molto interessati, considerando che è rientrato in gara solo nel superG di ieri e che pista e tipologia di neve non sono certo le sue favorite. «Sono molto felice di questa gara, mi stanno tornando le sensazioni dell’anno scorso. Non ci sono ancora la fluidità e la scioltezza che avevo, ma penso che gara dopo gara potrò migliorare – racconta -. La pista è diventata sempre più veloce con il passare degli atleti, come è normale qui in Val d’Isère: sono comunque vicino ai migliori». Un bel ritorno e l’avvertimento agli avversari: «Andiamo in Val Gardena e attaccherò di nuovo».
PRAST FA CRAC, OPERATO – Matteo Marsaglia, bravo in prova, è stato autore di una buona prova: diciannovesimo posto finale a 1”12, subito dietro a Carlo Janka e appena davanti a Kjetil Jansrud. Guglielmo Bosca, fresco del podio in Coppa Europa e dei punti nel superG di sabato, ha terminato 39° a tre decimi dalla zona punti. Male Christof Innerhofer, mai entrato in gara e finito 50° in mezzo a Riccardo Tonetti (49°) e Davide Cazzaniga (51°). Fuori Emanuele Buzzi, mentre ci sono brutte notizie per Alexander Prast: la caduta di ieri è costata la stagione. Sarà operato oggi per la lesione del legamento crociato del ginocchio destro.
PINTURAULT AL COMANDO DELLA GENERALE – Il francese Alexis Pinturault, che non ha gareggiato in discesa, è sempre al comando della classifica generale con 276 punti; secondo posto per Marco Odermatt – oggi 30° – con 261 punti e terzo Filip Zubcic a 208 punti.
PROSSIME GARE – La Coppa del Mondo maschile ritorna in Italia con le classiche gare pre-natalizie. Val Gardena, Alta Badia e Madonna di Campiglio sono pronte per lo spettacolo.