Durante una recente trasferta tra Ponte di Legno e il Passo del Tonale, abbiamo avuto la possibilità di parlare col presidente di uno degli sci club storici della Lombardia e d’Italia: il Pontedilegno. Bruno Faustinelli presiede il sodalizio che, nel 2011, ha festeggiato i cent’anni di storia.
Con Faustinelli abbiamo toccato tantissimi temi, partendo dagli albori del turismo a Ponte di Legno: col Trampolino Grande, quando lo sport che attraeva persone in Alta Valcamonica era il salto con gli sci. «Ponte di Legno ha avuto il trampolino naturale più grande d’Europa. E la sua vocazione turistica nasce grazie al salto» dice Faustinelli. Fino ad oggi, col progetto Pontedilegno Tonale Racing Team e tante altre novità. Ecco la chiacchierata con Bruno Faustinelli.
I tesserati totali del Pontedilegno sono circa 250, di cui 140 che fanno attività agonistica. Dai Super Baby ai Giovani: questi ultimi per esempio si dividono in coloro che fanno le gare FIS e coloro che fanno le gare FISI (la Ski Race Cup). I Giovani sono in tutto una cinquantina.

Faustinelli e il Pontedilegno non si sono mai tirati indietro nell’organizzazione di eventi e hanno sempre molte idee nuove. Da qualche anno per esempio è nato il Pontedilegno Tonale Racing Team. Si tratta, rivela Faustinelli, di «un progetto giovane, nato quattro anni fa per volere nostro e del Brixia. Hanno una divisa a parte, sono un progetto a parte, per il quale ci aiuta il Consorzio. Il team è esterno a entrambi gli sci club ed è ben strutturato a livello lombardo: abbiamo 24 atleti tra Aspiranti e Giovani. Abbiamo anche un senior, il classe 2004 Jacopo Ferretti. In questo progetto proviamo a tenere le quote calmierate, dando la possibilità di continuare a gareggiare a quanti più ragazzi possibili, aiutando le famiglie».
Il sogno è ambizioso, com’è giusto che sia: «Un giorno potremo avere un atleta di Coppa del Mondo con scritto, sul casco, “Ponte di Legno Tonale”. Vogliamo che chi merita possa continuare a provarci, a credere nel sogno di farcela».
Anche il gruppo Children del Pontedilegno è numeroso: «È composto da 33 tra Allievi e Ragazzi – spiega Faustinelli –, ma non è che li portiamo tutti in capannone o sul muro della pista d’allenamento a Diavolezza. Ai genitori dei ragazzi dico sempre che bisogna contestualizzare il risultato all’età di un atleta: se uno ha 10 anni e vince le gare, non è detto che a 20 sei un campione. A livello nazionale, siamo fortissimi nella categoria Children, e poi la musica cambia. Questo deve farci pensare. Nella categoria Children bisogna aumentare i giorni sulla neve, ma senza guardare troppo ai risultati. Prima va fatto più sci, in generale, non solo porte e pali. E i risultati li guardiamo solo dopo, dagli Aspiranti in poi».

La filosofia del Pontedilegno è inclusiva al massimo. «Accettiamo chiunque, senza guardare al livello. Il nostro modello vuole includere tutti ed evitare le esasperazioni. La mia idea è che i risultati contino dagli Aspiranti in su: anche se diventi campione italiano Allievi, devi comunque ricominciare da zero» conclude Faustinelli.




