Luna Berra è salita sul podio quattro volte tra 4 e 7 novembre in gare FIS Entry League negli Emirati Arabi Uniti. L’atleta di Pordenone classe 2007 va a scuola al liceo Bachmann di Tarvisio e gareggia per lo Sci Club C.A.I. Monte Lussari. Berra ha vinto uno dei quattro slalom a cui ha preso parte, tutti disputati su tre manche da circa 20 secondi l’una.
Intervistata da Race Berra ha parlato di com’è gareggiare negli Emirati Arabi Uniti, del perché è andata a fare gare in Medio Oriente e di tanto altro.
Com’è nata l’idea degli Emirati Arabi Uniti
Berra spiega i motivi per cui era l’unica italiana a gareggiare al “Mall of the Emirates”, un enorme centro commerciale a sud di Dubai: «Mio padre lavora a Dubai ed è la seconda volta che vado a trovarlo. Già ad aprile ero andata perché mio padre voleva vedermi gareggiare, cosa che, altrimenti, non potrebbe mai fare. Vedermi gareggiare lo rende molto felice, di solito abbiamo solo le vacanze di Natale per stare insieme. Ho chiesto ai miei allenatori e mi hanno dato la luce verde: per questo sono tornata a gareggiare negli Emirati».
Il volo da Venezia, racconta Berra, è piuttosto lungo: «Sono circa sei ore di volo diretto fino a Dubai. Ad aprile mi ero portata tre paia di sci, poi uno l’ho lasciato là. Quindi stavolta ne ho portati solo due con me. Al contempo c’erano gare in Lituania: tanti miei compagni di squadra sono andati là. Ma il mio allenatore, Luca Menazzi, è stato contento di mandarmi negli Emirati, anzi: ha buttato lì l’idea che vorrebbe portare tutta la squadra a gareggiare a Dubai un giorno, per concludere la stagione».

Gareggiare negli Emirati Arabi è particolare
Sciare nel “Mall of the Emirates” è diverso che farlo altrove, racconta Luna Berra: «Il capannone di Dubai è tutta un’altra cosa rispetto ad altri ski dome. Rispetto agli altri capannoni in cui sono stata, ovvero Lituania e Wittenburg, qui ci sono i bar dentro, ristoranti, parchi divertimento, uno snowpark con salti artificiali. Ci sono pure i pinguini».
Berra è stata negli Emirati Arabi una decina di giorni. «Ho fatto allenamento nei giorni precedenti, poi le gare. Il livello non era banale: inizialmente doveva esserci anche una ragazza che ha 21 punti, poi si è fatta male. Altre due ragazze hanno sotto i 90 punti. Le gare FIS Entry League sono molto corte, non puoi permetterti di sbagliare. Nell’ultima gara mi sono mangiata il primo posto perché ho fatto un erroraccio alla fine».

Sciare a Dubai, comunque, è «abbastanza strano» dice Berra. Al mattino, infatti, usciva di casa con «30° e poi dovevo andare in quello che io chiamo freezer, a -3°». Per sciare al “Mall of the Emirates” «si paga lo skipass e l’entrata alle gare. In quest’ultima è compreso anche il pranzo, per cui chi gareggia va sempre a mangiare lì al ristorante. Entrare nel freezer – dice ridendo Berra – costa 90 euro al giorno e poi si mangiavano hamburger, pollo fritto oppure pizza, che non era poi così male».
Tornare a casa dopo aver sciato a Dubai
«Quando sono tornata a scuola è stato un po’ traumatico. Tutti mi hanno fatto i complimenti, sia gli allenatori che i professori, è stato bello, ma anche dura tornare» dice con un sorriso Berra.
Essendo già stata a Dubai, Luna Berra si è costruita amicizie in quel luogo. «Ho un amico emiratino, altri libanesi. Ho conosciuto ragazze svizzere, un ragazzo slovacco… Insomma tante amicizie». Uno di questi contatti ha permesso a Berra di andare ad allenarsi a Ushuaia in estate: «Viaggiando così tanto conosci anche vari aspetti interessanti di altre culture».

Berra ha circa 102 punti in slalom ora. D’inverno in Italia si allena soprattutto a Tarvisio, altrimenti a Sappada o Sella Nevea. La sua pista preferita è la “Busa” a Piancavallo. Uno dei suoi obiettivi per questa stagione è «arrivare sotto gli 80 punti FIS sia in slalom che in gigante. Ne ho parlato col mio allenatore e secondo lui ce la posso fare».
Berra è stata ferma due stagioni per una doppia lussazione alla spalla e ha ripreso a gareggiare solo nel febbraio 2025. Oggi non si nasconde e rivela il proprio sogno: «Sarebbe quello di partecipare alle Olimpiadi. A Milano Cortina 2026 andrò da spettatrice. Alcuni miei amici, infatti, dovrebbero gareggiare: Alexander Astridge per gli Emirati Arabi Uniti, Andrea El Hayek per il Libano e Faiz Basha per Singapore».




