Polverone Saracco

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E’ inutile girarci intorno. Lascia quantomeno straniti l’addio di Roberto Saracco dalla guida dei gigantisti azzurri di Coppa del Mondo. A squadre composte per il 2021 e in un periodo così delicato vista l’emergenza sanitaria ancora in corso, il tecnico piemontese ha comunicato di voler abbandonare il ruolo di allenatore responsabile . C’è chi farebbe carte false per allenare un team di Coppa del Mondo proprio con un biennio spettacolare di fronte come Mondiali di Cortina e Olimpiadi in Cina. Ma invece saluti a tutti dopo un anno. Una stagione dal bilancio non positivo per la formazione azzurra delle porte larghe, dove i risultati sono rimasti scarsi nel complesso e a confronto con gli altri gruppi di lavoro. Lo erano in passato e lo sono stati lo scorso inverno. La cacciata di Alessandro Serra doveva aprire ad una nuova serie. Doveva. Il motivo? Per motivi personali, Saracco ci ha detto. Starà più vicino ai figli e all’Equipe Limone? Sicuramente a questo punto.

SBAGLIATI TEMPI E MODI – Una scelta coraggiosa bisogna dire la verità, ma che ha destato negli staff Fisi e negli addetti ai lavori sicuramente incredulità. «Non entro nelle scelte personali, ma sbagliati sicuramente sono stati i tempi e modi. Non siamo contenti, ma vogliamo subito guardare avanti. La squadra necessità serenità, daremo continuità al nostro progetto», sostiene il direttore tecnico Roberto Lorenzi. E il direttore sportivo Massimo Rinaldi invece: «La cosa importante è la linea tecnica dettata da Lorenzi, quella rimane. Per il resto siamo pronti a ripartire. La Fisi ha lavorato per poter iniziare e lo ha fatto con sforzi ed idee brillanti, come aver istituito per il momento il quartier generale allo Stelvio da giugno». Si vola pagina. La corsa a questo benedetto podio che manca da troppi anni riparte comunque e De Aliprandini&company saranno determinati più che mai. Mondiali e Olimpiadi sono una vetrina eccezionale. Forza ragazzi!

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