Adelboden, strapotere Hirscher. Sesto Eisath

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Marcel Hirscher, l’extraterrestre. Una macchina, un computer che non sbaglia. Preciso, potente, impeccabile. Il Chuenisbärgli di Adelboden ha incoronato Marcel Hirscher che ha fatto il vuoto tra sé e gli altri. L’austriaco ha completato le due manche in 2.39.11, infliggendo 1”13 al francese Alexis Pinturault, in gara con la scritta sul casco ‘Je skie Charlie’. Terzo posto per il norvegese Henrik Kristoffersen, a 1”64: secondo podio stagionale, primo per quanto riguarda il gigante. Proprio i primi tre atleti sono quelli che meglio hanno interpretato questa seconda discesa, segnata e molto angolata. Buona la prova del tedesco Fritz Dopfer, quarto, a 1”74, ma tredicesimo dopo la prima frazione. Male invece Felix Neureuther che ha concluso quinto, un centesimo dietro al compagno di squadra, dopo aver fatto segnare il ventottesimo tempo di manche.

UN GRANDE EISATH, SESTOFlorian Eisath ha fatto una seconda discesa strepitosa. Ventesimo dopo la prima, ha fatto segnare il secondo tempo di manche e recuperato fino al sesto posto finale, a quattro centesimi da Fritz Dopfer e a 14 dal terzo gradino del podio. Per il finanziere, fuori squadra, è il miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo.

BUONA GARA DEGLI AZZURRI – Sei azzurri a punti, cinque nei primi venti. È vero, all’Italia è mancato ancora una volta l’acuto, ma ha complessivamente ottenuto un buon risultato di squadra. Detto di Eisath, sesto, Roberto Nani ha sbagliato nella seconda manche e perso diverse posizioni. Il livignasco non è andato oltre il ventiquattresimo crono di manche ed è arretrato in decima posizione. Il gigante di Adelboden ha segnato il ritorno di Massimiliano Blardone, dodicesimo, a 2”27 e punti importanti per la WCSL. Quindicesimo Giovanni Borsotti, ventinovesimo la prima e autore del miglior tempo nella seconda manche. Bene Manfred Moelgg alla seconda gara stagionale, prima di gigante. Il marebbano ha completato le due manche in 2.41.78, accusando 2”67 dal dominatore Hirscher. Per lui diciassettesima posizione e tanta fiducia per le prossime gare. Prestazione poco brillante invece per Davide Simoncelli. Il trentino è finito ventitreesimo a 2”87 dalla vetta, sbagliando già poche porte dopo la partenza.

TRACCIATO – Un disegno, quello dell’americano Carey, molto angolato con velocità altrettanto basse. Neve salata – come in primavera – che con il passaggio degli atleti si è segnata.

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