La parola al presidente uscente
1) Cosa ha funzionato e cosa no nella FISi fino a oggi?
Tutto è sempre migliorabile e io, in più occasioni pubbliche sono sempre stato il primo a rilevare cosa si sarebbe potuto fare meglio. Credo però che due punti importanti siano stati affrontati e risolti durante questi due anni di gestione: maggiori risorse economiche sono state dedicate all’attività agonistica (2 milioni di euro in più rispetto a tre anni fa), dove per attività agonistica si intende sicuramente quella di alto livello, ma anche quella di base; sono state definite le cause pendenti che gravavano sul bilancio Federazione (leggi: Informatica System, Scode, ecc..) e che ora finalmente sono state transate. Ora il bilancio non ha più passività potenziali e questo è un punto fondamentale perché la F.I.S.I. possa rilanciarsi nei prossimi anni.
2) Chi è Flavio Roda in 800 battute.
Flavio Roda è un tecnico che ha scelto di mettere la propria esperienza al servizio della Federazione, dei suoi associati, dei suoi atleti, dei suoi club. Da due anni lavoro ogni giorno per rilanciare la Federazione che aveva perso ogni fiducia nel futuro. E’ un lavoro difficile, molto delicato. Bisogna avere la pazienza di prendere ogni problema ed entrarci dentro, risolverlo in collaborazione con il Consiglio Federale, sentendo il parere della Consulta, confrontandosi con gli uffici e con chi ne sa di più. E poi bisogna prendere decisioni e assumersene la responsabilità. Questo credo che debba fare un presidente e questo sto facendo con il massimo dell’entusiasmo e dell’impegno.
3) Perché uno sci club dovrebbe votare Flavio Roda piuttosto che un altro candidato?
Credo che la Federazione abbia bisogno di continuità. Il mio mandato è durato solo due anni e prima c’era stato un commissariamento. La Federazione non può permettersi di ricominciare da capo ogni due anni, altrimenti non potrà mai crescere e diventare una struttura moderna. Ne hanno bisogno i Comitati regionali e gli sci club che sono in sofferenza già da qualche anno. Ne hanno bisogno gli atleti a tutti i livelli: i giovani per poter crescere all’interno di progetto pluriennale che sta mostrando adesso i primi frutti e quelli di alto livello per preparare al meglio i prossimi appuntamenti internazionali.
4) Come e dove trovare i soldi per gestire la FISI del futuro?
Da un anno la F.I.S.I. ha stretto un accordo per il marketing con Infront, che ha assunto il ruolo di advisor federale. Infront è una delle realtà più consolidate presenti sul mercato e potrà sicuramente supportare la Federazione nella ricerca di nuovi partner e nella loro gestione. E’ necessario seguire una via sempre più professionale nel rapporto con i partner perché gli investimenti abbiano il giusto ritorno e si possa così creare un circolo virtuoso che migliori l’immagine degli atleti e avvicini nuovi investitori agli sport invernali.
5) Come distribuire più contributi alla base (Sci Club, Comitati)?
Se la Federazione riuscirà ad essere più attraente per gli sponsor e se riusciremo a modificare il tesseramento e a renderlo più snello ed efficace, potremo avere maggiori risorse da dedicare al territorio. Per far ciò è necessario modificare lo Statuto e renderlo più moderno e più attinente alle linee guida che ci dà il Coni e bisogna potenziare il marketing, come la F.I.S.I. ha fatto affidandosi a Infront.
6) Statuto, sono necessarie delle modifiche? Se sì, quali?
L’approvazione del nuovo testo di Statuto è importantissima. Serve per poter creare un nuovo tesseramento, serve per ridurre i costi di gestione della Federazione e serve per snellire certe procedure. Lo Statuto è la ‘legge’ che permette alla Federazione di funzionare. Il nuovo testo è stato predisposto dopo una larga condivisione con la base, dalla quale abbiamo anche raccolto numerosi suggerimenti. Ora, va in approvazione – su suggerimento dello stesso Coni – subito prima dell’Assemblea elettiva. Io credo che gli Sci Club capiranno l’importanza di questo passaggio istituzionale.
7) Tesseramento, cosa fare per aumentare i numeri?
Come già detto, occorre rinnovare profondamente il concetto di tessera, che deve diventare uno strumento davvero utile per il singolo tesserato. Sconti sugli impianti sicuramente, ma anche la possibilità di tesserarsi on-line e probabilmente creare tessere differenziate per chi fa agonismo e chi invece è solo un appassionato di montagna. Ma prima di mettere in campo progetti concreti occorre che lo Statuto consenta questo passaggio. Il testo attuale non permette nessun cambiamento.
8) Alto livello, cosa fare per vincere più medaglie a PyeongChang 2018?
Occorrerà investire ancora di più e meglio sugli atleti che mostrano di possedere le doti per poter vincere delle medaglie, o perlomeno per potersele giocare. Ci vuole il coraggio di fare delle scelte, indubbiamente condivise, su quelli che sono gli obiettivi per la prossima Olimpiade e cominciare a lavorare sin d’ora in maniera particolarmente mirata. Gli atleti su cui si decide di puntare devono poter disporre di tutto ciò che di meglio offre il mercato per essere competitivi al massimo e lavorare seriamente per raggiungere gli obiettivi alle prossime Olimpiadi.
9) Deve cambiare qualcosa nel sistema di voto per l’elezione del Presidente?
Anche in questo caso il nuovo testo dello Statuto propone dei rinnovamenti. Se sarà approvato cambieranno i quorum, cambierà il sistema delle deleghe. Insomma, si andrà verso un meccanismo meno costoso e più veloce che, ovviamente, non riguarderà l’Assemblea elettiva di quest’anno ma le prossime.
10) Quadri tecnici dello sci alpino, cosa cambierà se verrà eletto Flavio Roda?
Non trovo sia corretto in fase di campagna elettorale fare nomi che potrebbero poi essere strumentalizzati al solo scopo di attrarre voti. Io ho delle idee, ma ne parlerò solo se sarò eletto il 12 aprile e lo farò prima con i diretti interessati.