Una campionessa ritrovata dopo un calvario lungo tre anni. Ma attenzione, non un calvario fisico: pochi mesi dopo l’operazione al ginocchio (dicembre) 2013, Tessa Worley, parole sue, era già tornata subito in buona forma e fisicamente non ha più avuto grossi intoppi. Il problema è stato ritrovare il ritmo gara per una fuoriclasse che di certo, dopo aver vinto già 8 volte in Coppa del Mondo, non poteva accontentarsi di un semplice piazzamento tra le prime dieci. A Killington, il 26 novembre 2016, è (ri)sbocciata d’incanto, con la sua sciata tecnica, precisa nelle linee, ma anche, finalmente, veloce, efficace. La Coppa del Mondo ritrova una campionessa, di certo un’avversaria in più per le azzurre in questa disciplina.
PAROLA A TESSA – «E’ stato un lungo cammino dal quel 15 dicembre 2013, giorno della mia ultima vittoria in Coppa, al 26 novembre 2016 – ha raccontato al sito ufficiale FIS -. Ma fisicamente mi sono sempre sentita bene dopo l’operazione, non ho mai avuto problemi: in meno di un anno ero già al cento per cento nel 2014. Non è mai stato quello il problema. La parte più difficile è stata ritrovare lo “spirito” della gara e tornare a dare il centodieci per cento in competizione».
LOESETH – «Ho commesso alcuni errori nella seconda manche, mentre scendevo pensavo di non essere in grado nemmeno di difendere il podio. E’ vero, nessuna è stata perfetta, in queste condizioni è impossibile non sbagliare. Io sono una che vive di sensazioni sugli sci, e non erano positive; ma qualche volta è meglio lasciarle al cancelletto di partenza le sensazioni e…. sciare semplicmente. Stop. E’ andata bene».
GUT – «Solitamente in America non abbiamo grande pubblico al parterre di gara. Qua è stato semplicemente fantastico. Così tante persone mi hanno sorpreso. Venerdì mi sono prestata per una sessione d’autografi e sono venuti tantissimi bambini, tutti mi conoscevano. Sembrano felici di vedermi qui, nel New England. E’ stata una bella sensazione anche per me».
SLALOM – Oggi si chiude il weekend di gare nel Vermont con lo slalom, il secondo stagionale dopo Levi, quarta gara in assoluto della stagione di Coppa del Mondo femminile 2016-2017. Shiffrin, in contumacia di Gut, ha un’altra possibilità enorme di incrementare il suo vantaggio in classifica generale, dopo il quinto posto in gigante. E’ vero, non è parsa brillantissima tra le porte larghe, ma in questa specialità ha ancora un bel margine di vantaggio sulle avversarie. Avversarie principali che si chiamano Holdener (2a a Levi) e Vlhova (3a in Finlandia). Attenzione a Strachova, già vincente due volte in America (ad Aspen, in Colorado), Hansdotter, vogliosa di riscatto dopo l’uscita di Levi, Zuzulova e soprattutto Loeseth, seconda in gigante e sicuramente con il morale alle stelle. Si corre sulla parte finale della Superstar: partenza sul piano, ma poi un bel ripido fino al traguardo. Il problema principale sarà legato, come in gigante, alla tenuta della neve…
AZZURRE – L’Italia punta su cinque atlete, come in Lapponia, con le conferme di Moelgg, Costazza e Irene Curtoni (ottima 9a in gigante, in rimonta di tre posizioni dopo metà gara) e il rientro di Brignone e Bassino tra i rapid gates, al posto di Azzola e Perruchon. Federica parte con pettorale 31, è data in buona forma nella specialità e può subito riscattare l’8° posto di ieri tra le porte larghe (3a a metà gara) sicuramente poco soddisfacente per lei. Da Manuela, Chiara e Irene ci aspettiamo una top10, mentre Bassino ha pochi allenamenti nelle gambe in slalom, ma classe infinita: potrebbe stupire. Manche alle 15.30 (diretta RaiSport1, differita Eurosport1 dalle 16.45) e 18.30 (diretta Raisport1 ed Eurosport1). Questa la start list.