Sotto il sole primaverile di Cortina d’Ampezzo va in scena una discesa piena di sorprese e colpi di scena. A iniziare dalle lunghe interruzioni per la terribile caduta di Mikaela Shiffrin – portata via in elicottero – cui è seguita quella senza conseguenze di Federica Brignone e ancora di Corinne Suter (anche lei evacuata) e tante altre.
Fa caldo, eppure c’è il gelo sul parterre. Cala il silenzio si abbassa la musica e gli interrogativi tornano in primo piano. Cosa succede? Ci sono troppe gare? Nel mentre la gara va avanti, un po’ a spizzico e bocconi. Lara Gut-Behrami prende il comando delle operazioni, si siede all’angolo del leader e quando meno se lo aspetta viene scalzata via. Merito della discesa di Stephanie Venier, che ha dolci ricordi dell’Olympia delle Tofane – terza nel 2019 – e si infila in prima posizione. Ha in mano la gara e con il pettorale 18 vince con 39/100 di vantaggio nei confronti dell’elvetica. E sul terzo gradino del podio? È un susseguirsi di incertezze: Sofia Goggia, viene raggiunta da Christina Ager e Valerie Grenier, per un terzo posto ad appannaggio di tre atlete, tutte staccate di 71/100.
Bellissima prova di Laura Pirovano, che sulla pista in cui si infortunò fa una prova eccezionale con il pettorale 2 e chiude sesta a 91/100, praticamente la prima giù dal podio, visti i tre pari merito. È contentissima e per un bel po’ ha creduto di poter agguantare quel podio. Segnali da Marta Bassino, che non sta attraversando un periodo facilissimo e che si è piazzata undicesima. Per lei 1″12 di ritardo e un nuovo skiman: è arrivato Marco Sberze, già nelle squadre azzurre in passato, di gestione per metà Fisi e metà Salomon.
Diciannovesima Nicol Delago, 23a Nadia Delago che ha lasciato decimi preziosi in fondo, dopo aver condotto una prima parte davvero positiva. Ventiquattresima Roberta Melesi, 26a Teresa Runggaldier.