LJUBLJANA LIVE – Ingemar: «Vonn? Sì può battere il mio record di vittorie»
In forma smagliante: scia tutti i weekend, specialmente sulle alpi durante l’inverno, ha lasciato la residenza di Montecarlo per tornare a vivere in Svezia; è ancora timido, riservato, ha appena partecipato, udite udite, a ‘Let’s dance’, un programma di ballo nel suo Paese; non si vanta mai dei suoi successi e non ne parla mai, nemmeno con le figlie, se non quando glielo chiedono i giornalisti. Non è cambiato di una virgola Ingemar Stenmark, nemmeno alla soglia dei 60 anni, anche se lui dice di essere «molto meno aggressivo e teso, oggi, rispetto a quando sciavo. Ma per fortuna non se n’è accorto nessuno, all’epoca…».
RICORDI E SUCCESSI – Una tavola rotonda con il più grande campione della storia di questo sport, un viaggio bellissimo, emozionante, anche se breve, tra ricordi, commenti, delusioni, successi. Ingemar è ancora oggi di poche parole, si presta volentieri a interviste, ma le sue risposte sono veloci, secche, anche se mai banali. Sorprende la normalità di un campione come lui: «Trovare le motivazioni per gareggiare ai massimi livelli oltre 15 anni non è stato semplice – ammette – dopo aver vinto tanto. Cercavo di pormi nuovi traguardi, raggiungere il più alto numero di vittorie in Coppa o vincere con il più ampio margine possibile una gara, per esempio. Lo sci carving? Mi sarebbe piaciuto eccome provarlo in gara, di fatto è quello che ho sempre cercato di fare io con gli sci dal punto di vista tecnico, carvare, appunto. Ma all’epoca era quasi impossibile con gli sci lunghi che avevamo. Oggi serve anche grande potenza, grande fisicità. Ai miei tempi invece se perdevi il feeling tecnico, facevi molta più fatica. Non voglio però fare paragoni tra ieri e oggi, tutto è cambiato. E’ impossibile. Avrei potuto vincere più coppe del mondo senza nuovi regolamenti? Sì ma non è assolutamente un problema per me, oggi meno che mai. Tenevo di più agli ori olimpici, e ne ho conquistati due; tre Coppe vanno benissimo. Lindsey Vonn può battere il mio record di 86 successi, soprattutto se rimarrà sana nelle prossime stagioni. Ho condiviso un podio con Alberto Tomba in Coppa, credo che il suo arrivo sia stato importantissimo per tutto il Circo Bianco, una ventata di aria fresca, nuova, diversa. Sì, oggi ci sono atleti simpatici, non c’è dubbio, ma nessuno come Alberto, credetemi… Nuovi cambiamenti al Circuito? Penso siano necessari, i giovani non stanno più tutto quel tempo davanti alla tv per una gara di sci, il mondo è più frenetico grazie anche alle nuove tecnologie. Sono attratti magari da discipline nuove o più eccitanti, come il Freeride. Anche più pericolose, perché poi in tv le cadute non le mostrano…». Inimitabile ‘Ingo’.
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