Sölden, Sorio: «Voglio lasciare il segno, non basta solo timbrare il cartellino»

Daniele Sorio farà parte della formazione azzurra per il gigante di Sölden. Il bresciano ha concluso oggi con la squadra il terzo giorno di allenamento sulla esigente pista Leo Gurschler della Val Senales. Domani niente neve, bensì riposo e il viaggio alla volta della località tirolese. Sabato poi rifinitura con quattro curve in campo libero, quindi domenica sarà il giorno della battaglia sul muro ghiacciato del Rettenbach.

ECCO DANI – Sorio, classe ’94, ex azzurro uscito poi dal giro e oggi atleta di interesse nazionale, finalmente negli ultimi due anni ha iniziato a dimostrare il proprio valore. Tecnicamente davvero valido fra le porte larghe, cerca ora il salto di qualità. Più di una volta vicino al podio in Coppa Europa, la passata stagione grazie al quinto posto di Meribel, è stato convocato in Coppa del Mondo. A Garmisch Partenkirchen un punticino che è valso la fiducia della compagine di Roberto Lorenzi e quindi l’innesto nella formazione azzurra per domenica. Ci dice Daniele: «L’anno scorso ho colto la prima qualifica in Coppa del Mondo, un passo importante. Tuttavia non posso accontentarmi, i miei obiettivi per questa stagione sono ben altri. Mi sono allenato con papà Silvano e con l’Esercito in estate, poi a settembre mi sono aggregato con la squadra azzurra. Per la prima volta gareggio a Sölden, non sarà facile anche perchè siamo a metà ottobre. Ma ripeto, non sono qua per esserci e basta, non posso accontentarmi di partecipare, voglio invece lasciare il segno non solo in merito al gigante di domenica ma durante tutta la stagione».

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