Sofia, Nicol, Elena e Laura nella discesa mondiale, con Elena nel cuore. Alle 11 sfida per le medaglie

MÉRIBEL – Méribel si è di nuovo svegliata con il sole. C’è un serpentone di auto in valle, perché inizia il week-end, ma soprattutto perché con questo sabato parte la settimana di vacanza per Carnevale. Scuole chiuse e chi può sale in montagna. Chissà quanti decideranno di vedere live la discesa femminile di questa mattina oppure preferiranno sciare sulle piste del comprensorio delle 3 Vallées che oltre a Méribel e Courchevel, comprende anche Les Menuires e Val Thorens, quest’ultima facilmente raggiungibile dall’Italia salendo con la telecabina da Orelle un paese all’uscita del tunnel del Frejus. Qualcosa come quasi seicento chilometri di piste.

Tutte tirate alla perfezione come la Roc de Fer di Méribel. Già perché oggi è il giorno della discesa femminile. Per i tifosi azzurri è un po’ il giorno di Sofia Goggia. Una pista non così difficile, sicuramente insidiosa per quei curvoni da prendere con linee e tempi giusti per non perdere velocità nel tagliere il pendio. Nelle prove ci hanno preso le misure, alle 9 l’ultima ricognizione, alle 11 si fa sul serio.

Sofia Goggia parte quasi subito, con il 6, prima di Suter, Weidle, Stuhec… in una gara con sole 29 atlete al via. Parte con il lutto al braccio, così come le sue compagne (Elena Curtoni con il 13, Nicol Delago con il 17, Laura Pirovano con il 19), ma soprattutto con il ricordo nel cuore di Elena Fanchini. E quando sarà al cancelletto di partenza ci sarà anche l’ultimo saluto di Elena.

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