Carca: «La medaglia di Vinatzer figlia del nuovo corso. E i giovani crescono»

Esulta ma non troppo Max Carca, il direttore tecnico del settore maschile. Prima di tutto, il bronzo di Alex Vinatzer nello slalom iridato scaccia lo spauracchio dello ‘zeru titoli’ che incombeva dopo aver ciccato una medaglia possibile in velocità. Dopo lo zero delle Olimpiadi cinesi, c’era necessità di salire sul podo. Eccome. Il podio della liberazione per un certo verso, non è stato solo per Alex, ma un pò per tutto il settore maschile che adesso ha la serenità nel proseguire nel suo viaggio di rinnovamento. Il cambiamento infatti arriva attraverso un progetto nato tre-quattro anni fa. La medaglia di Alex è figlia di questa linea. Ecco il tecnico tortonese: «Vinatzer è riuscito ad adattarsi a due manche differenti. La prima didattica, più semplice, la seconda più insidiosa con diversi trabocchetti. E’ arrivata questa medaglia ma per Alex può e deve essere solo l’inizio. Con i tecnici dello slalom e il ragazzo vogliamo investire anche sul gigante, sulla doppia disciplina. Ai prossimi Mondiali non solo voglio vedere Alex stabilmente in primo gruppo in slalom, ma anche nei top 15 in gigante. Sono contento di questo risultato perchè questo ragazzo a volte è stato criticato per le uscite, a mio avviso ingiustamente. Oggi ha dimostrato che il podio è comodamente alla sua portata».

Carca analizza il Mondiale di Courchevel. «In discesa Florian Schieder ha fatto una grande gara. Ma tutti i più giovani si sono espressi al meglio in questa  manifestazione, mettendo in campo delle  performance davvero positive. Schieder, podio di Kitz a parte, ha conquistato ai Mondiali il miglior risultato, poi brillante anche Filippo della Vite con il decimo posto in gigante e Tobias Kastlunger ha colto un quindicesimo posto di valore in slalom. Il nuovo corso prende piede. Mi aspetto subito altri risultati, a partire dalle prossime gare di Coppa del Mondo». Battuta finale per Tommaso Sala, non fra le nuovissime leve è vero, ma ancora con diversi anni in cui può togliersi significative soddisfazioni. «Ha fatti uno step avanti, ora deve alzare l’asticella per puntare al podio. Seconda manche dello slalom? Peccato, ma il ragazzo non è da giudicare per questa mezza gara». Ah, attenzione, aspettando un certo Giovanni Franzoni

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